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La caduta che non ti aspetti. La Sisley Treviso cede quasi di schianto nel match casalingo con la Tonno Callipo Vibo Valentia, perdendo per 1-3 (23-25, 29-27, 20-25, 30-32) una partita che avrebbe dovuto riportare gli orogranata a ridosso dell’alta classifica.
Se Vibo ieri è stata in serata di grazia, rendendosi protagonista al PalaVerde di una cavalcata che bloccava la striscia vincente dei padroni di casa, Treviso ha sofferto in ogni fondamentale, sfiorando solo la possibilità del tie-beak. Alla fine Simeonov (24 punti finali con il 51%) chiude il conto sul 32-30 nel quarto parziale scatenando la gioia dei giallorossi e la frustrazione della Sisley, che dopo dopo due ore di battaglia perde la terza gara su quattro in casa.
Per questo è amaro il risveglio di Treviso, che oggi partono per Tel Aviv (Israele) per giocare domani il ritorno di Challenge Cup.
«E’ stata una partita strana – è il commento del coach della Sisley, Renan Dal Zotto – Abbiamo cominciato il primo set benissimo, presenti e concentrati, poi abbiamo mollato inspegabilmente. Dobbiamo capire perchè, era una gara importante per noi e invece dopo un grande inizio, quando loro sono cresciuti siamo stati passivi, non siamo stati capaci di reagire. È vero, di là c’era una buona squadra che ci ha messo sotto pressione, ma dovevamo reagire e invece è andata male, molto male».
Treviso, che ha avuto ben 33 punti dal solito Fei, ha subito gli avversari soprattuto in ricezione, un fondamentale che ha fatto decisamente acqua. «La ricezione è stata un mezzo disastro – ammette il tecnico brasiliano – Abbiamo faticato tutto il match, con Gallotta per Cisolla siamo migliorati, ma troppo poco. Di certo, non di quello che serve per vincere. Bisogna spingere in tutti i fondamentali e giocare al massimo, così non possiamo essere competitivi contro squadre di buon livello come Vibo». Il rammarico più forte è per la chance gettata al vento: «Peccato davvero, la classifica ci lasciava spazio per risalire, invece siamo qui arrabbiati e con un pugno di mosche in mano».

LA GARA: – di Silvano Focarelli

All’inizio: dall’8-5 all’8-9 con un paio di ace di Diaz ma reagisce Treviso con il muro: 16-11. Set ipotecato dalla Sisley ipotecato ma non ancora vinto, arriva
dapprima un -2 (17-19), i nero-granata sono addirittura sorpassati sul 21-23 con una “veloce” ed una murata di Cozzi su Hubner e una conclusione di Simeonov. Ed hanno due palle set: alla seconda Simeonov non fallisce.
Per la Sisley si mette male anche nel secondo set: equilibrio, tuttavia:7-5 per il Tonno, Dal 7-8 è Treviso a provare la fuga: parziale di 3-0 ma Vibo galleggia a -2, -3 in attesa di tempi migliori. Eccoli: Cisolla murato da Cozzi per il 12-12 che poi diventa 15-17.
Soffre la squadra di casa, la ricezione traballa ma muro di Gustavo per il pari. Colpi di scena: ace di Fei: 23-20. Il Callipo lotta, annulla sei set ball, al
settimo ci pensa Fei, ma quanta fatica. Inizia il terzo e due ace di Fei per il
4-2 e quindi 7-4. Il Tonno sfrutta la scarsa serata di Cisolla (poi rimpiazzato da Gallotta) per restare lì (10-10 su errore suo) ma è bravo nel guadagnare il 17-12 con le bombe di Simeonov dal servizio.
Vibo non può farsi sfuggire l’occasione ed infatti arriva il 2-1 firmato da Contreras. Il Tonno sente i tre punti in mano: 8-6 nel quarto e battaglia aspra su ogni palla. Ma Vibo è davvero lanciata, si issa sino al 15-10, Treviso frastornata si aggrappa quasi all’impossibile (15-15, Fei). Si va a braccetto sino al 19-19, qui una incomprensione fra Ricardo e Gallotta fa guadagnare il +2, il 22-22 è un ace di Gallotta, Simeonov risponde ed è 24-22, Contreras fallisce il primo match ball, Simeonov il secondo e il 24-24 è di Fei, inarrestabile. Hubner spara un ace per il sorpasso ma si va ai vantaggi. Per la Sisley sei palle sprecate per raggiungere il tie break prima dell’errore di Papi e del punto di Simeonov che regala agli ospiti un successo insperato ma meritato.
Si vorrebbe sempre vedere un Tonno così incisivo e freddo, spietato contro una delle squadre più forti in Europa. Può essere questo l’inizio della risalita in classifica.

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