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Le ferie sono finite. La Vibonese si è ritrovata ieri pomeriggio allo stadio “Luigi Razza” dove, nel campetto adiacente alla scuola di Polizia, ha ripreso gli allenamenti, dopo i giorni di riposo concessi dal tecnico rossoblù Angelo Galfano.
Alla ripresa della preparazione, tutti presenti tranne gli attaccanti Taua e Oudira e l’estremo difensore Bastiera, tutti e tre ancora in permesso, e Alessandro Villani, che ha lasciato la Vibonese facendo rientro dal prestito a Benevento, società proprietaria del cartellino del calciatore.
Si è allenato con il resto del gruppo anche il difensore Lorenzo Poli. Il giovane terzino sinistro, proveniente dalla Roma, dopo un avvio di stagione convincente, ha trovato poco spazio in campionato, e adesso è dato in partenza.
Intanto, per quanto riguarda le operazioni in entrata, è stata definita la cessione, in prestito, dal Benevento del difensore classe ’88 Vincenzo Sgambato. Il calciatore, cresciuto nel settore giovanile dell’Inter prima e del Napoli poi si aggregherà al gruppo il 2 gennaio. Inoltre, la Vibonese, come ha confermato il tecnico Angelo Galfano, continua a seguire qualche giovane elemento del Palermo, del Catania e della Roma, società con le quali, nell’estate scorsa, il sodalizio presieduto da Santino Gurzillo ha avviato un rapporto
di stretta collaborazione.
L’obiettivo è quello di puntellare l’organico, che di recente ha subito delle defezioni con le partenze di Boemia, Condemi e con, ultima in ordine di tempo, quella dell’attaccante Villani. Da Palermo non si muoveranno i giovani attaccanti Misuraca e Palmitersi. In compenso il Palermo avrebbe offerto alla società di Via Piazza d’Armi il giovane difensore Samuele Romeo, elemento interessante che Galfano già conosce. Insomma, non ci saranno gradi novità in casa rossoblu. Gli unici movimenti in entrata, dunque, riguarderanno giovani calciatori, di nazionalità italiana, che potranno consentire alla società rossoblu di incrementare l’esigue casse societarie grazie al minutaggio, che, tuttavia, non viene riconosciuto per gli stranieri.

Antonino Schinella

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