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Due giovani, sorpresi a girovagare nelle campagne di Mileto (VV) con fucili di grosso calibro con matricola abrasa e numerose cartucce, sono stati arrestati da agenti del Corpo Forestale dello Stato. L’accusa è di porto e detenzione illegale di arma da fuoco contraffatta e munizioni. I due giovani, poco più che ventenni, sono residenti nella frazione San Giovanni del Comune di Mileto (VV).
Si tratta di Giuseppe Vinci, 21 anni, pastore, e Antonio Prostamo, 20, imbianchino, noti alle forze dell’ordine. Il loro strano girovagare nelle campagne di Mileto (VV) ha subito insospettito gli agenti del comando Stazione di Spilinga (VV), i quali, proprio nel corso di uno dei tanti servizi di controllo predisposti dal Comando Provinciale del CFS di Vibo Valentia in seguito ai continui episodi di furto di armi verificatisi nella zona. I due sono stati bloccati nelle immediate vicinanze di una strada comunale di località Barbasano, con le armi in mano.
Dopo un’accurata perquisizione ed un’attenta verifica, gli agenti hanno accertato che le armi, un fucile calibro 12 ed un fucile calibro 20 presentavano la matricola abrasa. I due, inoltre, erano in possesso di 131 cartucce, contenute in due cartucciere, di cui 59 di calibro 12 e 72 di calibro 20.
I fucili erano perfettamente funzionanti e regolarmente oliati.
Considerato che i fermati erano sprovvisti di porto d’armi da fuoco, sono stati immediatamente condotti al Comando Stazione del CFS di Spilinga (VV) e dichiarati in stato di arresto mentre le armi e le munizioni sono state sottoposte a sequestro penale. A nulla sono valse le dichiarazione degli interessati i quali sostenevano di aver rinvenuto il tutto, nei giorni addietro e per caso, nelle campagne di Mileto.
Ora l’attenzione degli uomini del Corpo Forestale è focalizzata sulle armi sequestrate. Le indagini proseguono per stabilire se i due fucili rinvenuti siano provento di furto o siano stati adoperati per la commissione di eventuali atti criminosi.

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