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Primo posto assicurato fino alla prossima gara, ma il diesse Peppe Ursino smorza gli entusiasmi: «In fondo non è successo niente di straordinario – dice il direttore sportivo rossoblu – nel senso che poteva starci che noi battessimo il Foligno e che il Gallipoli perdesse ad Arezzo, tutto assolutamente normale e possibile, se non prevedibile. C’è da esserne contenti, è ovvio, non da esaltarsi. Per fortuna non siamo proprio il tipo di squadra che commette certi errori e poi, come dice Moriero, quest’anno ne abbiamo viste di tutti i colori, figuriamoci se c’è qualcosa che ci può ancora impressionare».
Ora ogni argomento è irrilevante perchè al centro delle parole ci sono i play-off come traguardo: «Beh, mi sembra normale puntare ad andare avanti, oltre metà maggio intendo. La salvezza ce l’abbiamo alle spalle da un pezzo, ed ormai la squadra si è convinta di avere mezzi non comuni. Non so francamente dove potremo arrivare – dice Ursino – e forse è meglio così nel senso che ci siamo scoperti forti poco a poco, nelle difficoltà. E anche noi siamo piacevolissimamente sorpresi di quello che siamo riusciti ad ottenere».
Intanto la società per la terza volta aveva abbassato il prezzo del biglietto e la risposta dei tifosi è stata discreta. Si prende atto della diminuzione degli spettatori ma non come segno di “disamore”, ma perchè il pubblico sembra essere diventato più esigente e suscettibile. Il risultato sono gli spalti semivuoti.

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