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di Renato Carpentieri
Pino Giusto è il nuovo allenatore del Matera. Già domenica 24 maggio il Quotidiano aveva messo Pino Giusto in una rosa di cinque papabili tecnici per la panchina del Matera assieme a Chiricallo, Auteri, Silva e Boccolini. Silva e Auteri già il giorno doposono diventati petali inutili, quindi lotta a tre e poi a due perchè Boccolini solo per ragioni di idee non ha trovato terreno fertile. Mercoledì scorso, il giorno dopo l’eliminazione nei play off con il Casoli, Pino Giusto ammette al Quotidiano di essere in contatto con il Matera. Il contatto, però non è contratto. Quindi, restare con il condizionale era d’obbligo. Oggi la conferma e senza sorprese, anzi una c’è ed è l secondo di Pino Giusto. Era atteso Terracenere, invece c’è Carlo Di Bari. Ieri pomeriggio nella palestra adiacente lo stadio, alla presenza di duecento tifosi, oltre agli addetti ai lavori, il quarantasettenne tecnico barese ha spiegato le ragioni di un accordo veloce con il Matera dopo l’esperienza a Chieti. «Arrivo con un anno di ritardo a Matera. Infatti-spiega Pino Giusto- anche l’anno scorso il mio nome rera stato accostato al Matera. E’ un onore che una piazza importante abbia pensato a me. Quindi, nessun dubbio ed ho subito saposato il progetto della società». Ovvio chiedergli quale sia il progetto. «Non sono abituato a fare proclami, ma è chiaro che arrivando in una piazza dove c’è delusione bisognerà lavorare per rigenerare l’entusiasmo. Inutile in questo momento fare un discorso di moduli e tattiche. Ho chiesto alla società di incontrare uno per uno i calciatori della passata stagione che in buona parte conosco molto bene. Voglio gente motivata e che deve uscire dal campo con la maglia sudata e la coscienza a posto per aver dato tutto. Abbiamo tempo per poter allestire un organico con queste caratteristiche e soprattutto allestire un parco under che serve per questa categoria».
Un campionato, quello di serie D, che Giusto conosce bene visto che a Monopoli, dopo i play off, ha portato i biancoverdi in Seconda divisioni.
Come allenatore in seconda il tecnico barese avrà Carlo Di Bari, nato a Bari il 3 agosto 1964, con Giusto fin dai tempi del campionato d’eccellenza pugliese vinto insieme a Locorotondo.
Alla presenza del presidente del sodalizio biancazzurro, Tommaso Perniola e del suo vice, Cosimo Damiano Cinnella, che hanno ribadito che il Matera effettuerà domanda di ripescaggio come già fu fatto l’anno scorso, è stato anche chiarito un aspetto importante dal direttore generale, Giuseppe Fragasso: «Non ci sarà la figura del direttore sportivo. Questa è una decisione presa dalla società. Non siamo i primi e non saremo gli unici a non avvalerci di questa figura. E’ chiaro che ci sarà grande collaborazione con il tecnico a cui spetterà la parola finale e decisiva su tutte le trattative che ci saranno». Niente proclami.L’esperienza fatta è servita parecchio. Quindi è un Matera che partirà a luci accese ma senza abbaglianti, perchè c’è voglia di fare un campionato importante in cui il Matera vorrà lottare per vincere. Chiaramente non è facile, ma iniziare bene è senza dubbi importante e il Matera l’ha fatto affidandosi ad un tecnico dal curriculum adatto alla categoria. Una cosa che finora non era mai avvenuta e vengono in mente Magrini e Corino chiamati a guidare squadre non costruite da loro e inesperti del girone H. «Il più difficile dei nove della serie D-ha aggiunto Giusto-perchè più agonistico e serve gente che lo sappia affrontare». Unico assente l’interprete, mentre la suspance e l’entusiasmo c’erano.

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