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Cade senza farsi troppo male la Vigor di Rigoli. Il Modica, ex squadra del tecnico biancoverde, infatti, fa ingoiare il primo boccone amaro ai lametini. Prima o poi doveva capitare, certo, non si possono vincere tutte le partite, altrettanto certo. Ma è pure vero che si può perdere dopo averle tentate tutte, o quasi. Ebbene, questo è il dato su cui ovviamente Rigoli dovrà parlarne con il gruppo. Quindici minuti dal fischio d’inizio alla grande dove è mancato il gol (era successo anche con l’Avellino) poi il buio. Incassato il gol, nessuna reazione. Perché? «E’ stato certamente un fatto mentale – rileva il diesse Fabrizio Maglia – la squadra in campo si è illusa per quiei 15 minuti quando siamo stati assoluti padroni del campo creando quattro nitidissime palle gol, compresa una traversa con Chiricò. Questo ha certamente creato una condizione psicologica nella squadra di troppa convinzione. Poi abbiamo incassato il gol ed abbiamo continuato a credere di segnare in qualsiasi momento. Invece il Modica ha triplicato le forze chiudendosi bene, quando ci siamo accorti che la partita ci stava sfuggendo era ormai troppo tardi. Ci è mancata, insomma, quella cattiveria. Non dico che siamo stati presuntuosi – continua Maglia – ma forse troppo convinti di fare di un sol boccone l’avversario invece abbiamo avuto la conferma che nessuno regala niente e che ogni partita è difficile. Speriamo che questa sconfitta sia salutare». A proposito delle pesanti assenze di Cosa, Occhipinti, Pisano e Biondo (Cosa e Biondo potrebbero recuperare per domenica in casa contro l’Acicatena), Maglia non ritiene che questo elemento abbia inciso: «Anche in altre gare – replica – avevamo delle assenze importanti».

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