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Il segretario regionale generale della Basilicata della Cisl, Nino Falotico, in una dichiarazione, ha detto che «la disoccupazione dei giovani è diventata un’emergenza sociale» e che «il confronto sul nuovo apprendistato deve riuscire a prosciugare la palude della precarietà, contrastando il ricorso ingiustificato alle attività di formazione non retribuite e alle collaborazioni, laddove si configuri un rapporto di lavoro dipendente a tutti gli effetti».

Dopo aver evidenziato che «in Basilicata il 40 per cento dei giovani è disoccupato o è costretto ad accontentarsi di lavoretti sommersi e mal pagati», Falotico ha spiegato che «la flessibilità ha bisogno di regole e deve essere circoscritta alla fase di primo contatto con il mercato del lavoro», affinchè non determini «precarietà a tempo indeterminato». Secondo Falotico, «la riforma dell’apprendistato mette a disposizione uno strumento innovativo e sufficientemente flessibile, che se supportato dai necessari incentivi, consentirà di mettere fine al tacito scambio tra lavoro e diritti, attraverso un percorso rigoroso di apprendimento ed esperienza sul campo che andrà a vantaggio sia dei giovani sia delle imprese».

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