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La cattedrale di Santiago de Compostela

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Il Cammino di Santiamo, o meglio oggi il Cammino verso Santiago de Compostela, è, secondo molti, il pellegrinaggio per eccellenza, il Cammino da fare almeno una volta nella vita e che, ogni anno, porta in Spagna oltre duecento mila pellegrini.

Ma cos’è il Cammino di Santiago?

Sotto il profilo storico il Cammino di Santiago de Compostela è una delle vie di peregrinazione tra le più note e importanti della storia che affonda le proprie radici nel Medioevo e prevede un viaggio dalla durata variabile che dalla Francia porta fino in Spagna al santuario di Santiago di Compostela dove secondo la tradizione si trova la sepoltura dell’apostolo Giacomo il Maggiore. Si tratta di un percorso così importante che l’Unesco ha dichiarato le strade che compongono l’itinerario Patrimonio dell’Umanità. Sempre storicamente il Cammino trae la sua origine dal ritrovamento della tomba di Giacomo il maggiore intorno al IX secolo. L’apostolo in realtà fu ucciso per decapitazione in Palestina ma i suoi discepoli portarono il suo corpo per essere sepolto in Galizia dove egli aveva svolto parte della sua opera di evangelizzazione.

Santiago de Compostela

Il termine Compostela che si accosta al nome di Giacomo in spagnolo (Santiago) trae forse origine dalla Leggenda Aurea che descrive la morte dell’apostolo e il ritrovamento della sua tomba dovuto alla visione dell’eremita Pelagio e all’intervento del vescovo Teodomiro che scopri in un luogo illuminato da luci come stelle la tomba con l’iscrizione: “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé”

Il primo tempio fu realizzato dal re delle Asturie Alfonso II il Casto che affidò la struttura ai monaci benedettini nel 893. Di fatto questo evento segna l’inizio dei pellegrinaggi. Dopo l’invasione araba Santiago fu distrutta poco prima dell’anno mille. Pochi anni dopo venne avviata la ricostruzione e nel 1075 fu completata la cattedrale trasformando la città in un luogo di culto.

Le strade per arrivare a Santiago de Compostela

Contrariamente a quanto si pensa il pellegrinaggio verso Santiago non segue un unico percorso. Il Medioevo si caratterizzava per vie di comunicazioni limitate tracciate sulle vecchie strade romane in rovina e i pellegrinaggi tendevano a concentrarsi sul alcuni percorso principali ma non sempre univoci.

Il percorso cambia anche a seconda di dove si trova il punto di partenza. In passato i percorsi erano sostanzialmente riconducibili a due grandi flussi (ognuno dei quali con le proprie variazioni): il primo dall’Italia e il secondo dalla Francia.

Dall’Italia la strada utilizzata era la via Francigena, ovviamente al contrario visto che la via Francigena era usata per i pellegrinaggi dal nord Europa e dalla Francia verso Roma, fino ad incrociare la via Tolosana (che portava a Tolosa nel Sud della Francia) e da qui ai Pirenei.

Dalla Francia i percorsi erano diversi, oltre alla via Tolosana nella parte meridionale, c’erano la via Podense con partenza da Lione, la via Lemovicense da Vezelay e la via Turonensis da Tour.

Tutti i percorsi portavano ai Pirenei che venivano scavalcati utilizzando alternativamente due passi: Roncisvalle (Cammino Francese) e Somport (Cammino Aragonese). Valicati i Pirenei si raggiunge Estella in Spagna da cui parte un percorso unico attraverso Los Arcos, Najera, Santo Domingo de la Calzada, Belorado, Burgos, Fromista, Villacazar de Sirga, Sahagun, Leon, Rabanal del Camino, Villafranca del Bierzo, Triacastela, Sarria, Portomarin, Palas de Rei, Arzua e, finalmente, Santiago.

Ai due cammini principali si aggiungeva poi il Cammino portoghese che da Lisbona portava a Santiago.

Il cammino di Santiago de Compostela oggi

La rinascita moderna del Cammino di Santiago si deve all’iniziativa assunta negli anni ’80 dal Consiglio d’Europa che l’ha dichiarato “Itinerario culturale europeo” (1987) finanziando svariate iniziative per evidenziare sul territorio il Cammino di Santiago. Per percorrere l’intero Cammino di Santiago, come facevano un tempo i pellegrini, oggi ci sono sostanzialmente gli stessi due itinerari del medioevo. Il più usato è il Cammino francese, della lunghezza di circa 800 chilometri, nelle due varianti che attraversano i Pirenei da Roncisvalle o Somport. La prima variante prevede il valico a Roncisvalle, la seconda a Somport, in entrambi i casi il Cammino porta a Estella dove inizia l’unico percorso verso Santiago. Le strade per raggiungere i due valichi nei Pirenei oggi sono sostanzialmente varie, il Cammino moderno completo prende il via da quel punto in poi.

La curiosità: a Finisterre si bruciano i vestiti

Quando i pellegrini arrivano a Santiago il viaggio in realtà non è ancora compiuto. Dopo Santiago, infatti, l’ultima tappa è a Finisterre, nel Medioevo considerato il lembo estremo delle terre conosciute, dove la tradizione vuole che si debbano bruciare gli abiti del pellegrinaggio stesso e immergersi nell’oceano per un bagno purificatore. Oggi i pellegrini sono condotti, attraverso un pontile di legno alla Playa de Mar de Fora. 

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