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Il rettore dell'Unical Gino Crisci al taglio del nastro

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Vicino a Ingegneria, è composto da cinque edifici con 190 posti letto

È stato inaugurato oggi all’Università della Calabria il decimo quartiere residenziale dell’ateneo. Il “Chiodo 2”, a due passi da Ingegneria, è composto da cinque edifici con 190 posti letto, 12 dei quali per diversamente abili. Gli appartamenti, di dimensioni più contenute rispetto agli alloggi dei quartieri storici che ospitano in genere dai quattro ai sei studenti, prevedono cucina, camera da letto, bagno e terrazzino e sono progettati per accogliere uno o al massimo due persone. Alcuni alloggi sono già abitati da studenti dell’Unical, il resto verrà assegnato nel prossimo anno accademico.

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Come gli altri quartieri residenziali, anche “Chiodo 2” ha il suo Centro comune: un luogo dedicato all’aggregazione e al tempo libero e autogestito dai residenti, che eleggono il proprio presidente. Il Centro comune del “Chiodo 2”, però, è speciale, perché porta il nome del professor Romano Del Nord, docente di architettura dell’Università di Firenze e presidente della Commissione paritetica di valutazione dei progetti per alloggi e residenze universitarie, scomparso poche settimane fa.

«Il suo intervento a sostegno dello sviluppo dei quartieri residenziali dell’Unical è stato spesso decisivo» si legge nel decreto di intitolazione. Alla cerimonia hanno partecipato il rettore Gino Crisci, il prorettore al Centro residenziale Luigi Filice, il direttore del Centro Residenziale, Fulvio Scarpelli, Luisa De Paola, dirigente dell’Ufficio collegi e residenze universitarie del Miur e Adolfo Baratta, componente della Commissione di valutazione dei progetti per alloggi e residenze universitarie, il presidente del Consiglio degli studenti Domenico Tulino e i presidenti degli altri centri comuni dell’ateneo. Il prorettore Filice ha ringraziato «la squadra del Centro residenziale che ha lavorato anche di notte per rendere possibile l’inaugurazione».

La dirigente ministeriale si è soffermata sulla formula del campus. «È importante capire che la vita dello studente non coincide solo con l’attività didattica. Garantire occasioni di socialità e svago, anzi, avvicina ancora di più allo studio. Capire il valore di un modello di ateneo allargato come questo – ha detto la De Paola – garantisce un salto di qualità nel modo di concepire la formazione universitaria».

Commosso il ricordo della signora Isa Del Nord che, insieme alle figlie Giusi e Agnese, ha indirizzato una lettera all’Unical: «Romano ha amato sempre la terra del sole, simile e vicina alla sua (la Puglia, ndr) e ora voi lo ricambiate senza ragnatele di vecchi formalismi ma con semplicità, come cuori giovani rivolti al bene dei sentimenti più disinteressati». Il complesso Chiodo ospita anche il Distretto Domus (Distretto delle tecnologie informatiche e di comunicazione per lo sviluppo di ambienti intelligenti e sostenibili) che vede la collaborazione di Unical, Tim, Cnr Icar, Università di Reggio Calabria, Si-Es srl. Il distretto lavora su soluzioni innovative per le imprese e il territorio, basate sull’Internet delle cose e la smart manufacturing e ha realizzato già prototipi sperimentali per la videosorveglianza intelligente, l’assistenza ad anziani e disabili, il monitoraggio in tempo reale delle strutture.

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