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Un programma per complessivi 230 milioni di euro per dare risposte alle esigenze abitative e recuperare aree degradate ma anche per rispondere all’offensiva della crisi in atto. È il senso del piano predisposto dalla Regione e contenuto in un protocollo d’intesa sottoscritto stamani a Catanzaro, dai rappresentanti delle amministrazioni comunali di Catanzaro, Cosenza, Reggio, Crotone e Vibo e di Lamezia Terme e Corigliano Calabro. L’iniziativa è stata illustrata dall’assessore regionale alla Politica della casa, Luigi Incarnato, e dal vicepresidente della Regione, Domenico Cersosimo (nella foto).
«Abbiamo tentato con questo piano – ha detto Incarnato – di abbinare l’assolvimento delle esigenze abitative con soluzioni di qualità, operando anche per il recupero di aree degradate in comuni individuati con criteri legati alla popolazione ma dove sono già in essere i contratti di quartiere. Così è stato messo in cantiere un programma per 155 milioni di euro per piani di edilizia locativa e privata allo scopo di venire incontro alle necessità che riguardano particolari categorie come giovani coppie in difficoltà, anziani, extracomunitari, ragazze madri». «Inoltre – ha proseguito Incarnato – si è agito con decisione per rispondere alle richieste avanzate da circa 1.200 famiglie che dal 2004 ad oggi sono ancora in attesa di un contributo per l’abbattimento di barriere architettoniche. Altri 15 milioni di euro sono stati destinati alle incompiute nell’ambito delle Aterp, individuate in base ad un censimento.
Nella stessa logica di intervento, poi, tutti i condominii di edilizia residenziale pubblica potranno accedere ad un finanziamento del 50% a fondo perduto per dotarsi di una cisterna con autoclave». «La sfida che ci siamo posti davanti – ha detto ancora Incarnato – riguarda regole e tempistica con l’obiettivo di cantierizzare le opere entro un anno. A questo scopo abbiamo fatto un bando dinamico che già all’indomani della sua pubblicazione sarà attivo e renderà possibile il finanziamento dei progetti che arriveranno». Secondo il vicepresidente Cersosismo, «la Regione ha lavorato ad un piano che è anticiclico perchè si propone di contrastare la crisi economica e finanziaria in atto, crisi che, per quanto riguarda la Calabria, inciderà pressochè esclusivamente sull’economia reale. Il piano ha una forte caratura sociale perchè agisce attraverso l’edilizia per garantire il diritto di cittadinanza. Non è accettabile infatti che esistano situazioni di preclusione per persone che hanno difficoltà a fruire di servizi e attività per gli ostacoli dovuti alla condizione degli edifici abitativi. È importantissima la scelta di sanare al 31 dicembre prossimo tutte le richieste relative all’abbattimento delle barriere architettoniche che erano ferme dal 2004».

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