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Questo il testo integrale dell’accordo tra la Procura generale di Catanzaro e la Procura della Repubblica di Salerno che ha consentito il proseguimento delle indagini sul fascicolo Why Not: «A seguito di un sereno confronto la Procura della Repubblica di Salerno e la Procura generale di Catanzaro concordano quanto segue allo specifico fine di evitare qualsivoglia ulteriore stasi delle indagini in corso presso i rispettivi uffici di procura. I magistrati della procura generale di Catanzaro si impegnano a revocare immediatamente il decreto di sequestro preventivo adottato d’urgenza anche allo scopo di consentire alla Procura della Republica di Salerno di eseguire il decreto di sequestro probatorio mediante estrazione di copie degli atti del fascicolo why not. Ad esito di tale attività il fascicolo sarà dissequestrato e posto nella piena disponibilità della procura generale di Catanzaro. il procuratore delal Repubblica di Salerno con riferimento ai decreti di perquisizione nei confronti dei magistrati della procura generale di Catanzaro si impegna ad esaminare nel più breve tempo possibile le cose e i documenti sequestrati nel corso delle attività di perquisizione assicurando sin d’ora la immediata restituzione di quelli ritenuti non utili nonchè la restituzione di quelli di pertinenza dopo estrazione di copia». Il verbale di accordo è stato sottoscritto dal procuratore generale della Repubblica di Salerno , Lucio di Pietro, dal procuratore della Repubblica di Salerno, Luigi Apicella, dal sostituto procuratore generale di Catanzaro, Walter Garbati e dal sostituto procuratore Di Paola, Francesco Greco.

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