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Trenta condanne a pene da un anno a 18 anni di reclusione, quattordici assoluzioni e trasmissione degli atti relativi al consigliere regionale calabrese, Franco La Rupa, alla Procura della Repubblica, che dovrà riformulare il capo d’imputazione.
È quanto disposto dal gup del tribunale di Catanzaro, Abigail Mellace, nella sentenza del processo con rito abbreviato nei confronti degli esponenti della cosca Forastefano di Cassano allo Jonio (Cosenza).
Per Franco La Rupa (nella foto), accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, il pubblico ministero, Vincenzo Luberto, aveva chiesto la condanna a quattro anni di reclusione. Il pm aveva chiesto inoltre altre 35 condanne a pene dai 3 ai 23 anni di reclusione.
Antonio Forastefano, capo dell’omonima cosca, è stato condannato a 18 anni, mentre il pm ne aveva chiesto la condanna a 23 anni di reclusione. Gli imputati furono arrestati il 10 luglio scorso nell’ambito dell’operazione chiamata “Omnia”, compiuta dai carabinieri del Ros e coordinata dalla Dda di Catanzaro. L’accusa nei confronti di La Rupa è quella di avere ricevuto sostegno elettorale, in occasione della consultazione regionale del 2005, da parte di Antonio Forastefano, nel periodo in cui era latitante.

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