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L’ordinanza di Protezione civile emessa in seguito ai danni provocati in Calabria dal maltempo e inviata alla Regione per la necessaria intesa, regola tutte le attività finalizzate alla rimozione delle situazioni di pericolo legate ai numerosi dissesti idrogeologici che hanno colpito nelle ultime settimane il territorio regionale e alla programmazione degli interventi per la messa in sicurezza delle aree a rischio.
Il documento, è scritto in una nota, rappresenta il frutto di continue consultazioni che il Dipartimento ha portato avanti con la Regione e le Prefetture interessate dagli interventi e, in particolare, dell’incontro tenutosi lo scorso 29 gennaio a Lamezia Terme cui hanno preso parte i 409 sindaci della Regione, tutti i Prefetti delle province calabresi, i rappresentanti dell’Anci, dell’Upi, il Presidente della Regione e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile. Nel corso della riunione, ricorda la nota, è stato delineato un percorso condiviso che va dai primi interventi urgenti alla programmazione di un’azione organica per l’avvio delle opere di messa in sicurezza definitiva delle molte aree ad alto o altissimo rischio idrogeologico presenti sul territorio della Calabria, percorso in vista del quale l’Ordinanza individua le modalità e gli strumenti amministrativi necessari a dare immediata applicazione alle iniziative previste.
L’Ordinanza prevede che per l’adozione di tutte le iniziative necessarie al superamento dell’emergenza, il Commissario delegato, incarico per il quale è stato nominato il presidente Agazio Loiero, si avvale, in qualità di soggetti attuatori, dei Prefetti delle province interessate che provvedono, fra l’altro, sentendo le province interessate, «all’individuazione dei Comuni colpiti, alla quantificazione delle spese sostenute da parte delle Amministrazioni dei territori interessati dagli eventi calamitosi nelle fasi di prima emergenza, alla determinazione dei contributi per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari la cui abitazione sia stata danneggiata a causa di fenomeni idrogeologici e per la ripresa delle attività produttive ed economiche da parte di imprese che abbiano subito gravi danni ai beni immobili e mobili, nonchè alla puntuale ed effettiva ricognizione e valutazione dei danni subiti dalle infrastrutture e dai beni pubblici e privati anche sulla base dei dati e delle informazioni fornite al riguardo dalla Regione, dalle Province e dai Comuni interessati che devono essere opportunamente verificati».
Il Comitato tecnico (che sarà composto da rappresentanti designati dal Dipartimento della Protezione Civile, dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, dalla Regione Calabria, dall’ANCI e dall’UPI) avrà «l’obiettivo di garantire un’azione coordinata di tutte le Amministrazioni preposte alla gestione del territorio per affrontare il dissesto idrogeologico e idraulico, nonchè per attivare i necessari interventi prioritari e permanenti di mitigazione del rischio sul territorio regionale, in accordo con la pianificazione esistente». Sulla base delle indicazioni del Comitato, «sarà compito del Commissario delegato predisporre un piano generale degli interventi, anche indifferibili e urgenti, a salvaguardia della pubblica incolumità, con la quantificazione dei relativi oneri. Il Piano dovrà prevedere anche indicazioni relative al ripristino della viabilità, delle infrastrutture, delle opere e dei servizi pubblici danneggiati, la realizzazione di ulteriori e adeguate azioni ed opere di prevenzione e di mitigazione dei rischi, tra cui la manutenzione straordinaria degli alvei e delle opere di difesa idraulica dei corsi d’acqua e la stabilizzazione dei versanti interessati da eventi franosi».
«Con l’obiettivo di non disperdere le risorse già impegnate, e per non duplicare interventi di messa in sicurezza già avviati o previsti – prosegue la nota – il Commissario delegato potrà unificare le opere utilizzando le risorse disponibili per interventi già in atto e avvalersi di tutti gli strumenti amministrativi previsti dall’ordinanza per una tempestiva realizzazione dei lavori. Per quanto riguarda lo stanziamento stabilito, la Regione Calabria, è scritto nella nota, «potrà essa stessa integrare lo stanziamento dello Stato con le somme che, per le sue competenze, saranno individuate e rese disponibili».
«I provvedimenti così delineati – conclude la nota – sono stati esposti, mercoledì 11 febbraio, dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, in risposta alle interrogazioni sul tema svoltesi alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e saranno oggetto di analisi nel corso di un tavolo tecnico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – il 19 gennaio prossimo».

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