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di ALFREDO NARDI
Incassate le bastonate di inizio settimana, e recepiti i messaggi diretti e indiretti, i rossoblù ieri hanno sostenuto un’intensa doppia seduta sul terreno del Sanvitino cercando di allontanare la delusione per il ko di Atessa e iniziando a ricaricare le pile per la sfida di domenica col Noicattaro. L’aria ancora un po’ mesta che si avvertiva all’interno del gruppo martedì pomeriggio ha già lasciato spazio alla voglia di riscatto: la strigliata ha avuto i suoi effetti, il capitolo è chiuso e ora bisogna solo tornare a “pedalare” verso la carreggiata che porta alla Prima divisione, guardando esclusivamente in casa
propria, ma senza pensare che la strada sia ormai in discesa, onde evitare
prestazioni come quella contro il Val di Sangro. Un concetto, questo, che Mimmo Toscano ribadisce da sempre. Il tecnico rossoblù ieri ha potuto osservare i netti miglioramenti di Enrico Polani, che solo in mattinata aveva lavorato a parte insieme a Morelli. L’apporto del ritrovato attaccante potrà rivelarsi fondamentale in questa fase cruciale del girone di ritorno. L’ex beneventano da subito sarà chiamato in causa, viste anche le due giornate di squalifica inflitte a Galantucci. Solo tra oggi e domani, invece, si saprà se Stefano Ambrosi potrà farcela per domenica, ma è sempre più probabile che Guizzetti sia chiamato alla sua terza gara di fila da titolare. A testimoniare la ritrovata vena del gruppo ieri è arrivato Paolo Ramora. Davanti ai taccuini l’esterno campano dà la sua chiave di lettura sull’ultimo periodo dei rossoblù. «Certo – esordisce – un punto in due partite non è il massimo per noi, però devo dire che mi sentivo più preoccupato dopo il pareggio in casa con l’Isola Liri. In quel caso giocammo un brutto primo tempo. Ad Atessa, invece, a parte le chiacchiere di questi giorni credo che ci sia mancato solo il gol. Abbiamo costruito alcune buone azioni ma non siamo riusciti a sfruttarle. Alla prima occasione hanno fatto gol e poi hanno fatto sparire i palloni». Cosenza assolto, dunque? «Neanche per sogno – continua Ramora – da parte nostra bisogna fare molto di più, quelle che ho esposto sopra non sono assolutamente delle scusanti. La reazione rabbiosa del direttore Mirabelli credo che porterà nel gruppo la giusta cattiveria e stimoli in più. Non possiamo più sbagliare e bisogna subito recuperare i punti persi». A cominciare dal Noicattaro, squadra per niente arrendevole. «Ho incontrato il Noicattaro – conclude il laterale – quando giocavo nella Scafatese. Da allora la squadra pugliese è cambiata tantissimo. Ci darà filo da torcere, ma troverà un Cosenza agguerrito. Nel gruppo c’è grande rabbia e la voglia di dimostrare che quello che è stato detto non è vero. Non ci siamo adagiati, ma siamo più vivi che mai e lo dimostreremo con tutti i mezzi a nostra disposizione».
Oggi la consueta sgambatura. L’intensità sarà alta, ma dovrà esserlo soprattutto
a partire da domenica.

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