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«Non mi sento e non ci sentiamo già condannati. I conti facciamoli il 29 maggio, ce la vogliamo giocare».
Il presidente della Reggina Lillo Foti non si arrende e chiama a raccolta stampa e tifosi, in vista delle ultime sette gare di campionato. Nella conferenza stampa convocata a due giorni di distanza dalla sconfitta interna con l’Udinese (la seconda consecutiva dopo quella con il Genoa) che lascia la formazione amaranto in fondo alla classifica solitaria con 20 punti e con un piede in serie B, il presidente Foti è circondato da una delegazione di calciatori tra cui Brienza, Cirillo, Corradi, Costa e Valdez.
«La squadra e la società sono fatti di uomini, non vogliamo alibi o cercare scusanti perchè significherebbe scendere su un terreno che non ci appartiene. Siamo coscienti di quelle che sono alcune lacune che noi abbiamo, non dimenticate però che qualche anno fa la Reggina già spacciata riuscì a fare 12 punti nelle ultime 4 gare e mantenere la categoria. Fin quando la matematica e i numeri non ci condannano, penso sia giusto e corretto da parte nostra profondere il massimo dell’impegno nel tentativo di uscire fuori da una stagione particolare. Non mi sento e non ci sentiamo già condannati ed esprimiamo il desiderio di dare prova e testimonianza di una realtà che esiste e che ha voglia ancora di dare qualcosa. La faccia la stiamo mettendo e continuiamo a metterla, ma vogliamo che la gente continuasse a sognare con noi».

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