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Il sindacato Uaw (United Autoworker) ha raggiunto un accordo con Fiat, Chrysler e il governo americano sulle concessioni alla più piccola delle case automobilistiche di Detroit per il taglio del costo del lavoro. Si apre con questo nuovo, importante tassello la settimana decisiva per l’alleanza tra il Lingotto e la società americana, in vista del termine di giovedì posto dal presidente Barack Obama per la concessione di nuovi aiuti di Stato. Si va ora verso la stretta finale con le banche, una trattativa non semplice nella quale rimangono nodi da sciogliere. A Piazza Affari il titolo della Fiat è partito in forte rialzo, a fronte di un calo del listino generale superiore al punto percentuale, e registra una crescita nelle primissime contrattazioni del 2,01% a 7,85 euro. L’accordo, che segue quello con i sindacati canadesi, è definito dalla Uaw «doloroso», ma «consente di sfruttare la seconda chance per la sopravvivenza di Chrysler». La ratifica dovrà avvenire entro il 29 aprile. La Uaw si augura che gli sforzi richiesti agli attuali dipendenti e ai pensionati della casa automobilistica americana «facciano sì che anche gli altri protagonisti della trattativa si adoperino per una conclusione positiva» della vicenda. E, mentre negli Usa si va verso le battute finali del negoziato, continua a tenere banco anche il capitolo Opel. In Germania sembra prendere sempre più quota un possibile ingresso del gruppo austro-tedesco Magna nel capitale della società tedesca. Nel frattempo, però, riporta oggi il settimanale Der Spiegel on line, la Fiat si è impegnata a non chiudere alcun impianto tedesco nel caso di acquisto della controllata tedesca della General Motors.
Ma, rispetto all’accordo con la Opela, la Germania sembra preferire la Magna al Lingotto. «La Magna è un’opzione più seria della Fiat» per la Opel: lo ha detto al quotidiano Financial Times Deutschland il vice cancelliere e ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier (Spd), riferendosi al gruppo austro-canadese, uno dei possibili pretendenti alla controllata della General Motors. Già durante il fine settimana il governo aveva inviato segnali positivi alla Magna. In particolare, il ministro dell’Economia Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu) aveva detto al settimanale Der Spiegel che la «Magna è un partner potenzialmente interessante. Naturalmente – aveva aggiunto – esamineremo seriamente un (suo possibile) ingresso» nella Opel. Guttenberg, secondo il settimanale, dovrebbe incontrare i vertici della Magna all’inizio di questa settimana

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