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di MARGHERITA AGATA
«IL SUD più che di sovvenzioni ha bisogno di regole certe per attrarre capitali e investimenti». Tra i mali endemici del Mezzogiorno, il segretario nazionale della Uilcem Uil Augusto Pascucci, intervenuto ieri al terzo congresso provinciale dei chimici di Matera, ha annoverato la mancanza di trasparenza e legalità a garanzia degli investimenti ma anche, e soprattutto, dei territori.
«Finchè in alcune aree continua a non esserci certezza del diritto diventa difficile parlare di crescita e sviluppo». La strada da imboccare? Pascucci non ha dubbi. «Il rilancio dell’economia del Mezzogiorno, Basilicata compresa, può avvenire solo attraverso gli investimenti delle partecipazioni statali». «Occorre – ha spiegato Pascucci – che lo Stato torni a fare impresa al Sud. Il manifestarsi di situazioni di crisi in vari Paesi ha dimostrato come si sia tenuto bene, laddove lo Stato era presente in partnership con gli imprenditori. La presenza dello Stato serve a dare concretezza agli investimenti e sicurezza al territorio. Diversamente i 9 miliardi di fondi Fas destinati dal Governo per la bonifica delle aree industriali dismesse, finanziare i processi di reindustrializzazione, ricerca e innovazione tecnologica, rischiano di non produrre alcun effetto reale e concreto». Altro snodo cruciale: le infrastrutture. «Se la produttività delle regioni meridionali è del 20% più bassa rispetto ad altre aree del Paese, come ad esempio il Nord Est – ha osservato Pascucci – è per l’incapacità di raggiungere rapidamente i mercati a prodotto finito». Un problema questo che investe in modo particolare la Basilicata. «E’ impensabile immaginare di essere competitivi – ha ricordato il segretario nazionale della Uilcem – se prima non si dota il territorio di un interporto per la logistica e se non si provvede a rafforzare la dotazione di infrastrutture e reti viarie in grado di consentire alle merci di circolare in modo rapido e sicuro. La Regione, più che disperdere risorse in una miriade di progetti che hanno scarsa incidenza sull’economia del territorio, – ha sottolineato – farebbe bene a farsi carico del completamento del centro intermodale in Valbasento e dell’interporto a Tito». Altra potenzialità poco sfruttata, secondo Pascucci, le concessioni per l’estrazione di petrolio e gas. «Al di là delle royalties – ha detto – sarebbe stato più utile “scambiare” questa ricchezza con la realizzazione in loco di laboratori biologici, piccoli incubatori di impresa, in grado di legare le potenzialità delle risorse ambientali ed energetiche a ricerca e innovazione e innescare processi di filiera virtuosi tra industria, agricoltura, Università ed enti di ricerca». In perfetta sintonia con le indicazioni di rotta del segretario nazionale, Francesco Laviero riconfermato alla guida dell Uilcem anche per il prossimo mandato. «Occorre affrontare con decisione e con la dovuta programmazione – ha detto Laviero nella sua relazione – questioni come quelle delle infrastrutture materiali (si pensi alle ferrovie e al sistema dei trasporti e dell’approvvigionamento energetico) ed immateriali (larga banda e telefonia). La Uilcem a tutti i livelli è convinta che questa è la strada che può contribuire a farci uscire dall’ isolamento attuale. Un utile strumento in questa direzione – ha aggiunto – è senza dubbio la ripresa dell’ attività dell’Osservatorio Chimico Provinciale convinti come siamo che il nostro territorio non ha mai perso la vocazione per questo importante settore che è il settore in grado di generare il maggior numero di lavoratori nell’indotto rispetto a quelli diretti».
Completano la segreteria provinciale Antonella Di Costole e Vincenzo Piancazzi che subentra al veterano Pasquale Piancazzi. Ai lavori hanno partecipato 26 delegati in rappresentanza dei circa trecento iscritti dell’organizzazione e il segretario generale della Uil di Matera Franco Coppola. Hanno contribuito ad arricchire il dibattito dell’assemblea gli interventi di Salvatore Adduce, in corsa per la segreteria regionale del Pd, Roberto Cifarelli presidente dell’Ente Parco della Murgia materana, il segretario della Filcem Cgil Fernando Mega, Giovanni Bonelli vicepresidente della Provincia di Matera.

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