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Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha definito «molto proficuo» il vertice istituzionale svoltosi oggi presso il suo dicastero «per esaminare gli aspetti territoriali ed ambientali connessi con la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina sulla costa siciliana». Oltre al ministro, informa una nota, vi hanno partecipato il sottosegretario Giuseppe Reina, il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, il presidente della “Stretto di Messina”, Giuseppe Zamberletti, l’amministratore delegato, Pietro Ciucci, l’amministratore delegato di Rfi, Michele Elia. Per la Regione Siciliana ha partecipato Salvatore D’Urso. Il presidente della provincia di Messina, Giovanni Ricevuto, impossibilitato a presenziare, si è rimesso alle valutazioni del sindaco Buzzanca con il quale aveva concordato le proposte da avanzare.
Ciucci ha confermato che le opere propedeutiche al Ponte, già avviate sulla costa calabrese il 23 dicembre scorso, saranno iniziate su quella siciliana entro il 2010 evidenziando la necessità di condividere con le istituzioni locali le diverse problematiche territoriali ed infrastrutturali. Ciucci ha anche comunicato che il contraente generale del Ponte avvierà la progettazione definitiva dell’opera il prossimo primo febbraio.
Buzzanca ha presentato alcune proposte operative da inserire nella variante progettuale: lo spostamento dell’attuale stazione centrale ferroviaria per liberare il waterfront di Messina in una località a Sud da scegliere tra Gazzi e Contesse. A Tale riguardo c’è una preferenza tecnica di Rfi per Gazzi. Buzzanca ha quindi proposto la realizzazione di altre tre stazioni di collegamento a Papardo, Giostra-Annunziata ed Europa (centro città) e, infine, una soluzione tecnica per evitare la rimozione dell’ossario nel cimitero di Granatari. Riguardo all’ubicazione della nuova stazione centrale Buzzanca darà un’indicazione defintiva dopo la seduta del consiglio comunale in programma domani a Messina.
«Si è trattato di un incontro molto proficuo – ha dichiarato Matteoli – che dimostra come si possa realizzare una grande opera come il Ponte condividendo con le istituzioni locali gli aspetti tecnici e non solo, evitando forzature che potrebbero determinare ripercussioni negative sul territorio Il Ponte è, infatti, una infrastruttura di livello europeo che deve rappresentare in primo luogo per le città dello Stretto, Messina e Reggio Calabria, un’opportunità di crescita e sviluppo. Ringrazio quindi le istituzioni messinesi per la collaborazione».

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