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L’AGCOM (Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni) con delibera n.185/11/CSP del 6 luglio u.s. ha accolto la segnalazione del CSAIL sulla violazione, da parte della Regione Basilicata, durante la campagna elettorale per i referendum del 12 e 13 giugno dell’art. 9 della legge 200/28, ed ha ordinato alla Regione Basilicata di pubblicare sul proprio sito web e per la durata di quindici giorni un messaggio contenente la delibera stessa.

La vicenda riguarda la pubblicazione sul sito istituzionale della Regione Basilicata, in data 1 giugno u.s. (ore 15,39), di una dichiarazione del Presidente De Filippo in materia di Referendum che, di fatto, come ha confermato il parere dell’AGCOM, ha rappresentato “una violazione delle norme previste in materia di accesso al’informazione durante le campagne elettorali e referendarie”.

Il CORECOM Basilicata, al quale l’AGCOM aveva trasmesso la nostra segnalazione al fine di procedere ai conseguenti accertamenti istruttori – sottolinea Filippo Massaro, presidente del CSAIL – nonostante attraverso il “fedelissimo” Carcuro (componente di nomina politica e collaboratore del Presidente) ha tentato una difesa di ufficio dell’operato del direttore responsabile di Basilicatanet e del presidente De Filippo, alla fine della riunione del 10 giugno u.s. ha concluso la sua istruttoria, come dagli atti, con questo giudizio: “pur auspicando per il futuro un atteggiamento più prudenziale da parte dell’Amministrazione, la fattispecie si inquadra in un’area grigia in cui non può comunque ritenersi nettamente travalicato il limite imposto dalla regolamentazione”.

L’AGCOM, dopo il parere del CORECOM Basilicata, sulla base della relazione dei commissari Antonio Martusciello e Sebastiano Sortino, ha quindi ritenuto che “la dichiarazione del Presidente della Regione, pubblicata in data 1 giugno 2011, sul sito istituzionale della Regione non integri i caratteri di impersonalità e indispensabilità ai fini dell’efficace svolgimento delle funzioni”. Adesso solo la pubblicazione sul sito di Basilicatanet consentirà alla Regione la non applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria irrogata dalla stessa Autorità.

Per il CSAIL il provvedimento dell’AGCOM – commenta Massaro – al di là della vicenda segnalata rappresenta una lezione rivolta direttamente alla direzione responsabile di Basilicatanet e indirettamente al Presidente della Giunta perché non si può gestire il sito dell’informazione istituzionale, come sta accadendo dalla nomina del nuovo direttore responsabile, con i criteri della discrezionalità, della censura delle “voci” di critica, consentendo ad alcuni esponenti politici avere la pubblicazione di interventi lunghissimi integrati e per altri solo dieci righe, nascondendo la decisione della Giunta di applicare i ticket sanitari o la conferma dei direttori generali delle Aziende Sanitarie, illudendosi di non doverne dare conto. Il nostro auspicio è che la lezione di correttezza e legalità sia servita e che da parte dei consiglieri regionali (di maggioranza e di opposizione) si prenda atto della delibera AGCOM e delle numerose segnalazioni contro l’operato della direzione responsabile di Basilicatanet per assumere una conseguente iniziativa altrimenti dovremmo ritenere – conclude il presidente del CSAIL – che la difesa della casta comincia proprio dal controllo dell’informazione istituzionale.

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