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Il Mauto, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, ospita 16 esemplari di vetture Pininfarina che compongono la mostra “La Forma del Futuro” aperta al pubblico fino al 12 settembre 2021 in occasione dei 90 anni del carrozziere e designer torinese. I 16 modelli in mostra non raccontano solo la storia di un’Azienda cresciuta all’insegna dell’innovazione e di un Marchio che ha portato il design italiano nel mondo. Raccontano anche una storia di uomini che, con il loro intuito e la loro capacità di circondarsi di talenti, hanno dato un contributo fondamentale al progresso dell’automobile. A cominciare dal Fondatore Pinin Farina, un pioniere dell’evoluzione dello stile e dello studio dell’aerodinamica, che descrive come “la forma della velocità”: già nel 1936 abbraccia la causa della modernità con il concept rivoluzionario della Aprilia, per poi scolpire carrozzerie memorabili come la Cisitalia 202 ed innumerevoli modelli per marchi prestigiosi come Ferrari, Lancia, Alfa Romeo, Rolls-Royce.
L’attitudine all’innovazione viene ereditata dal figlio Sergio Pininfarina, che nel 1972 decide di realizzare, in piena crisi petrolifera, la prima Galleria del Vento in Italia, rendendo familiari parole come efficienza energetica, emissioni, eco-sostenibilità. Concetti che avrebbe poi riproposto con innumerevoli prototipi di ricerca come la Ecos del 1978, il primo a trazione elettrica, o la CNR, insignita del Compasso d’Oro. Negli anni 2000 è la terza generazione a spingere sull’innovazione. Andrea Pininfarina lancia una serie di progetti di ricerca sulle forme e le tecnologie del futuro, come la city car elettrica BlueCar e la spettacolare Sintesi, con la quale Pininfarina è uno dei primissimi player ad esplorare il tema della connettività e dell’infotainment. L’attuale Presidente, Paolo Pininfarina, raccoglie il testimone con progetti che fanno della sostenibilità ambientale una bandiera, dalle concept elettriche Nido EV e Cambiano alla prima auto da pista a idrogeno H2 Speed, fino alla hypercar elettrica Battista, che diventerà una piccola serie prodotta nell’atelier Pininfarina di Cambiano.
Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO, commenta: “La mostra per i 90 anni di Pininfarina rinnova l’impegno del MAUTO a promuovere una conoscenza scientifica del design dell’automobile. Celebrare la straordinaria storia del marchio torinese, esplorandone anche i percorsi futuri, per noi significa valorizzare la grande competenza del nostro territorio. Riguardando ancora una volta i capolavori presenti nella mostra, e gli altri da noi esposti in permanenza, vedo emergere una sintesi continua che definisce l’idea di un classicismo universale: ogni auto, ogni prototipo, pur rispondendo alle necessità di un momento storico e anticipandone altre in divenire, si impone allo sguardo per il suo valore senza tempo, sospeso tra passato e futuro. Il caso esemplare di questa condizione è la Cisitalia 202, un’opera d’arte industriale che dal 1947 e da Torino continua a conquistare gli occhi del mondo”.
(ITALPRESS).

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