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ROMA (ITALPRESS) – “Credo che il doppio oro diviso tra Tamberi e Barshim nell’alto sia stato il più emozionante della storia olimpica. L’amicizia dimostrata in pedana dai due atleti che hanno dovuto condividere la sfortuna di seri infortuni, sono l’essenza dello sport”. Così, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, sir Sebastian Coe, presidente di World Athletics. Il numero 1 dell’atletica mondiale dà appuntamento a entrambi per celebrarli “a dicembre quando a Montecarlo saranno assegnati gli Awards 2021”, intanto fa sinceri complimenti alla spedizione azzurra. “Siete un Paese con grandi tradizioni sportive che ha sempre prodotto campioni fantastici nell’atletica: la vostra estate è da incorniciare, avete vinto un pò in tutti gli sport e non solo a Tokyo. Siete un modello da copiare”. Italia a parte nell’atletica sono anche caduti tre record mondiali. “E’ stata l’edizione più memorabile per il nostro sport: nei dieci giorni di gare, oltre ai tre primati mondiali, sono caduti anche 12 record olimpici, 28 continentali e 151 nazionali. Si tratta di un record per l’atletica olimpica”.
“Atleti di 43 Paesi sono saliti sul podio, il numero più alto da vent’anni. A dimostrazione della diversità e della diffusione dell’atletica nel mondo. Inoltre 12 nazioni in tutta l’Olimpiade hanno avuto la possibilità di salire sul podio grazie all’atletica – aggiunge Coe -. Abbiamo superato quota 100 nella storia dei Giochi: a Tokyo si sono aggiunti l’oro nel giavellotto dell’India con Chopra e il Burkina Faso grazie al bronzo di Zango nel triplo. E poi ci sono i giovani, oro e argento negli 800 femminili sono andati a due diciottenni, la statunitense Mu e la britannica Hodgkinson. Poi 14 atleti sotto i 23 anni hanno vinto medaglie, di cui 6 d’oro. A dimostrazione di quanti talenti abbiamo sparsi nel mondo”. Nonostante il rinvio di un anno e il Covid che ha messo tutti a dura prova, Tokyo ha vissuto una grande Olimpiade: “Sono stati Giochi eccezionali, nonostante il rinvio, in cui l’atletica ha riconfermato di essere la regina. Tanti risultati sono arrivati nonostante il 70% dei nostri atleti siano arrivati a Tokyo senza aver potuto disputare gare internazionali da oltre un anno e mezzo. Pur con tante difficoltà il Giappone ha gestito tutto al meglio. L’atletica lì è di casa, dopo le felice edizioni dei Mondiali di Tokyo 1991 e Osaka 2007, stiamo pensando di tornare nello stadio Olimpico con la rassegna iridata del 2025. E ora il 21 si riparte con la Diamond League a Eugene, sarà una ricca anteprima dei Mondiali del prossimo luglio”.
(ITALPRESS).

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