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TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Handbike e tennistavolo portano in dote altre tre medaglie all’Italia alla Paralimpiade di Tokyo. Luca Mazzone conquista la sua seconda perla d’argento nella categoria H1-H2 di handbike, ripetendo il piazzamento di ieri nella cronometro. Il cinquantenne di Terlizzi, tesserato per il Circolo Canottieri Aniene, si è piazzato secondo nella prova in linea, mettendosi al collo così la sua settima gemma paralimpica, la quinta nel paraciclismo. Oro al francese Florian Jouanny, bronzo allo spagnolo Sergio Garrote Munoz. “Sono contento, ringrazio il Circolo Canottieri Aniene, lo staff della Nazionale e chi mi aiuta in questo percorso. La gara era dura e non l’ho capita perchè ero convinto che avremmo ripreso il francese in salita e, invece, è andato fortissimo e non si è fatto più raggiungere – commenta Mazzone -. Ho battuto lo spagnolo, quello che tre mesi fa ha dimostrato di essere il più forte ai Mondiali, mentre il francese proprio non me l’aspettavo perchè gli avevamo dato tre minuti nella rassegna iridata in Portogallo. Comunque, sto pensando già a domani, le medaglie che sono arrivate le mettiamo in valigia. A questo punto, dovremmo stare attenti alla Francia”. Il riferimento è al team relay di domani, disciplina di cui l’Italia è campionessa paralimpica e mondiale in carica, in cui sarà impegnato insieme a Diego Colombari e Paolo Cecchetto. Qualche ora più tardi, un’altra gioia è arrivata con Katia Aere, vincitrice il bronzo nella prova in linea della categoria H5 di handbike femminile alla Paralimpiade di Tokyo. La friuliana di Spilimbergo (in provincia di Pordenone), che sabato scorso (28 agosto) ha festeggiato i suoi 50 anni insieme alla squadra azzurra, si è piazzata terza nella gara vinta dalla stella americana Oksana Masters (2° oro consecutivo dopo quello nella cronometro) e alla cinese Sun Bianbian. Si è dovuta fermare per la rottura di una manopola, invece, Anna Vitelaru, che stava disputando una bella prova. Lacrime di commozione per la Aere, subito abbracciata dal ct Mario Valentini ai box dopo una gara di grande cuore. “Non oso immaginare cosa possa essere successo a casa tra mia sorella, mio marito, gli amici, faccio ancora fatica io a crederci, quindi penso che la realizzerò sul serio solo quando la indosserò al collo e la toccherò con mano”, ha dichiarato la cinquantenne friulana prima di salire sul podio.
“Ci credevo, perchè il mio coach mi ha insegnato a crederci, come ha detto lui, fino al giorno dopo. Però tra il crederci e il realizzarlo ne passa un pò di acqua sotto i ponti. E’ incredibile, sono felice, anche perchè ho iniziato a fare handbike soltanto a ottobre dell’anno scorso con il mio primo ritiro in Nazionale, ma sono stata subito accolta alla grande”. Nel tennistavolo, bronzo per la veronese Michela Brunelli e la pordenonese Giada Rossi nella gara a squadre di classe 1-3. “Questa medaglia è il coronamento del lavoro di ragazzi che si confermano straordinari, come uomini e come atleti. Giada e Michela sono due donne di grande forza e tenacia e non posso far altro che congratularmi con loro, con il direttore tecnico Alessandro Arcigli e con tutto lo staff della delegazione paralimpica, ancora una volta orgoglio della nostra Federazione”, ha commentato il presidente della Fitet Renato Di Napoli. Ieri nella sfida dei quarti le due azzurre erano state protagoniste di un’entusiasmante vittoria in rimonta per 2-1 ai danni della Thailandia, con i successi nei due singolari, dopo aver ceduto il doppio. Oggi in semifinale hanno perso per 2-1 contro la Cina, dopo essersi aggiudicate il doppio, e hanno così ottenuto il bronzo, che riporta l’Italia su quel podio femminile a tredici anni dall’argento di Pechino 2008, dopo i quarti posti di Londra 2012 e Rio 2016.
(ITALPRESS).

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