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ROMA (ITALPRESS) – “Sembra di non essere mai andato via. Mi sono sentito molto felice dal primo giorno. C’è un ambiente bellissimo. I calciatori vecchi e nuovi mi hanno accolto benissimo. Sono davvero felice”. Felipe Anderson si riprende la Lazio. Dopo quattro stagioni con più ombre che luci tra Portogallo e Premier League, l’esterno brasiliano vuole imporsi nuovamente in biancoceleste. E l’inizio è ottimo: un gol e un assist nelle prime due presenze, sei punti per la squadra, nove reti fatte e due subite. Ora c’è il Milan di Stefano Pioli, l’allenatore che l’ha fatto crescere nella sua prima esperienza biancoceleste: “Sarà una partita bella tra due squadre che giocano bene. Dobbiamo vincere contro tutti e lavoriamo per quello”. Ma se Pioli è il passato, Sarri è il presente: “E’ bello avere un allenatore che crede in te – ha detto a Lazio Style Radio – Voglio ripagare la fiducia di tutti, mi sento più forte e sono in pace con me stesso. Posso fare grandi cose e dobbiamo lavorare per la qualificazione in Champions League”.
Proprio quella Champions che gli sfuggì nella sua ultima presenza in biancoceleste prima di trasferirsi al West Ham. Ma quel match contro l’Inter è il passato, anche se di compagni del 2018 ne sono rimasti. A partire da Ciro Immobile: “Se lui è in campo, c’è sempre pericolo per le difese. E’ un leader, si è preso la responsabilità della squadra. In Nazionale è diverso ma farà la differenza anche in azzurro”, si dice sicuro Felipe Anderson che si sofferma anche sul giovane Luka Romero: “Sarà un giocatore speciale, è difficile vedere un calciatore così giovane ma allo stesso tempo con la sua maturità e la sua capacità di gestire la partita”. Infine, sul rapporto col presidente Lotito: “Ha sempre creduto in me da quando sono arrivato dal Brasile. Devo ringraziare sia lui che Tare”.
(ITALPRESS).

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