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La Coneria italiana a Lamezia Terme

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Come nasce un prodotto d’eccellenza alimentare incontrando le aziende più importanti d’Italia e i colossi industriali. Dopo il successo suscitato dall’evento dedicato alla lira – in cui per un giorno, esattamente come negli anni ’60, si è potuto pagare realmente con la moneta del vecchio conio – “Coneria italiana”, gelateria vintage interamente ad impatto zero, lancia un nuovo progetto: realizzare dei gusti speciali di gelato in stretta collaborazione con le aziende d’eccellenza alimentari più importanti del nostro Bel Paese.

Valentino Pileggi alla Amarelli

«L’idea – spiegano Valentino Pileggi e Gianfranco Buccafurni, soci fondatori della Coneria – è quella di visitare ciascuna azienda per poter conoscere e, soprattutto, poter raccontare ai nostri clienti il processo produttivo che sta alla base di un prodotto finito. Partiremo quindi dal momento in cui la materia prima, ancora grezza, arriva in fabbrica, per poi seguire, passo dopo passo, tutte le trasformazioni necessarie per arrivare al confezionamento finale. Soltanto successivamente, avvieremo la produzione vera e propria del gelato. E’ la prima volta che una piccola gelateria dal sapore vintage collabora con dei veri e propri colossi industriali. Questo è stato possibile grazie alla peculiarità del format Coneria: stile interamente anni 60, impatto zero, utilizzo di materie prime bio, grande attenzione al dettaglio. Crediamo che siano stati questi gli elementi di spicco che ci hanno permesso di essere attenzionati anche da S.p.a. di rilievo internazionale».

Da ieri così è stato lanciato il gusto speciale “Liquirizia-Amarelli” e contestualmente, nel punto vendita di Lamezia Terme, è stato raccontato (con l’ausilio di fotografie e video) l’intero processo produttivo che si nasconde dietro al cosiddetto “oro nero” di Calabria. «Pochi giorni fa, infatti, – continuano Valentino Pileggi e Gianfranco Buccafurni – abbiamo fatto visita allo storico stabilimento Amarelli (1731), con sede a Rossano (Cosenza), e siamo rimasti letteralmente sbalorditi! Dietro una piccola liquirizia, dallo spessore di pochi millimetri, si cela un mondo a dir poco straordinario, fatto di cultura e tradizioni. Sapevate che le migliori liquirizie al mondo si trovano proprio in Calabria? Ebbene sì, questa meravigliosa eccellenza cresce proprio sulla costa ionica calabrese a pochi passi dallo stabilimento Amarelli. Abbiamo potuto ammirare di persona le piantine di liquirizia che possono raggiungere un’altezza massima di circa 80 cm ma che hanno delle radici talmente profonde da arrivare fino a 2 metri.  Sono proprio queste radici a costituire le materia prima d’eccellenza divenuta così famosa nel mondo. I covoni di liquirizia, una volta raccolti, subiscono un accurato lavaggio al quale seguirà una breve essiccatura. Le radici a questo punto vengono macinate, pressate e fatte bollire per estrarne il succo. Si ottiene così una pasta nera, densa e profumatissima, che verrà successivamente estrusa tramite appositi macchinari per poi poterne ricavare infiniti formati. E ieri, primo giorno dell’evento, inoltre, è stato possibile (gratuitamente) far richiesta per effettuare una visita guidata presso il Museo della Liquirizia di Rossano.

«Ringraziamo infinitamente – concludono Pileggi e Buccafurni – Margherita Amarelli e Fortunato Amarelli per averci aperto le porte delle loro azienda, ma ancor di più li ringraziamo per averci permesso di fare un viaggio, è il caso di dirlo,  alle radici della nostra storia».

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