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E’ partita dalla denuncia di una ragazza romena di 27 anni, Alexandra Aurelia Stranciu, detta Severina, l’inchiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari che ha portato agli arresti in Calabria ed in Emilia Romagna per sfruttamento della prostituzione. La giovane, nel giugno del 2007, aveva denunciato al Commissariato di Castrovillari i componenti dell’organizzazione che, dopo averla fatta arrivare in Italia con la scusa di un lavoro, l’avevano avviata alla prostituzione. Dopo avere fornito agli investigatori le informazioni sull’attività e l’organigramma dell’organizzazione, facendo scattare le verifiche da parte della Polizia con l’attivazione di centinaia di intercettazioni telefoniche ed ambientali, la giovane aveva però ripreso i contatti con quanti l’avevano gia sfruttata, ignari della sua denuncia alla polizia, assumendo un ruolo di primo piano all’interno del gruppo. La sua ascesa ai vertici dell’organizzazione è stata favorita dal fatto, secondo quanto riferito dagli investigatori di essere diventata l’amante del presunto capo dell’organizzazione, Petre Dinca, di 43 anni, romeno. Dinca è una delle quattro persone che la scorsa notte sono sfuggite all’arresto.
Sono sei, rispetto ai dieci disposti dal gip di Castrovillari, gli arresti eseguiti dalla Polizia nell’ambito dell’operazione contro l’organizzazione che gestiva un giro di prostituzione sfruttando donne romene. Dei sei arrestati, tre sono italiani e tre romeni, tra cui una donna. Una persona è ricercata in Emilia Romagna, nella zona di Bologna, mentre un’altra si troverebbe nella zona di Sibari, il centro dell’Alto Jonio cosentino dove l’organizzazione aveva la sua base operativa in Calabria. Gli altri due ricercati, invece, secondo quanto è emerso dalle indagini del Commissariato di Castrovillari e della Questura di Cosenza, si troverebbero da tempo in Romania, dove sono state attivate le loro ricerche.

(Fonte: Ansa)

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