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«E’ di 45 miliardi di euro il fatturato annuale della ‘ndrangheta spa. Quasi tre punti del pil». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel corso del suo intervento al convegno di Confindustria a Catanzaro. «E’ questo il contesto in cui ci muoviamo e si muovono le forze dell’ordine e la magistratura – ha aggiunto il ministro – una straordinaria potenza economica che investe, fa innovazione, condiziona i mercati ed ha anche una componente militare. Questa potentissima macchina criminale è diversa dalle altre. Ci sono le ‘ndranghete, e quindi deve essere diverso l’attacco che viene fatto rispetto alle altre criminalità organizzate. Ho sentito richieste – ha aggiunto Maroni – e credo che i comandanti di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, sappiano fare bene il loro mestiere, se è vero che in questi mesi sono stati messi a segno colpi molti importanti. Le forze dell’ordine italiane per intelligence sono tra le prime al mondo».«L’attacco vero che può segnare la svolta – ha sottolineato il ministro dell’Interno – è l’attacco ai patrimoni. È l’insegnamento di Falcone, e noi abbiamo cominciato a farlo con il pacchetto sicurezza, dove un serie di norme rende più rapide ed efficaci le procedure della confisca». Il ministro ha anche aggiunto che «i beni sequestrati in Sicilia ed in Campania negli ultimi tempi erano anche impresi e ditte, regolari ed iscritte anche nel registro Iva, unica differenza è che l’azionista era la mafia. Questa grossa mole di denaro investito nelle imprese dalla mafia, mette fuori mercato le imprese buone e questo è il fronte che dobbiamo potenziare».

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