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La mappa dei rifiuti tossici usati come materiale edile arriva anche a Reggio Calabria, per essere più precisi fino all’aeropoprto, che è uno degli appalti vinti da una delle due ditte indagate nell’inchiesta “Black Mountains”, riaperta dal sostituto procuratore Bruni che finora ha portato al sequestro di diciotto siti e a setta avvisi di garanzia. Non è certo che in tutte le opere sequestrate sia stato utilizzato materiale illecito, ma per accertarsi è necessario fare carottaggi. Non solo, si indaga anche sul pescoril, materiale che veniva fuori dal sito industriale di Pertusola e che fu messo sul mercato, ma poi scomparve poichè in quegli anni qualcuno si accorse che era nocivo. Dal 2003, data di tutto ciò, non si è più parlato di tale vicenda. Di tale silenzio e altro ancora è costituito il dossier della parlamentare Angela Napoli che ha chiesto alla magistratura di eseguire i sopralluoghi nell’aeroporto di Reggio Calabria. Dunque l’indagine si allarga.

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