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Sono iniziate questa mattina le analisi sui diciotto siti sequestrati lo scorso 25 settembre nell’ambito dell’operazione ‘Black mountains’ su ordine della Procura della Repubblica di Crotone poichè sarebbero stati realizzati con scorie nocive per la salute pubblica provenienti dal vecchio stabilimento metallurgico Pertusola sud. Il primo sito interessato dalle analisi, disposte dalla Procura della Repubblica, è quello sul quale sorge la scuola elementare San Francesco il cui piazzale è stato realizzato su uno strato di Cic (conglomerato idraulico catalizzato). Sul posto si sono recati il procuratore della repubblica di Crotone Raffaele Mazzotta e il sostituto prouratore Pierpaolo Bruni, titolari dell’indagine sull’inquinamento da rifiuti pericolosi, e i tre consulenti esperti incaricati dalla Procura di effettuare le analisi; si tratta di Giovanni Sindona, docente del dipartimento di chimica dell’Unical, Sebastiano Andò, preside della facoltà di farmacia e scienze della nutrizione dell’Unical, Ferdinando Pantano, ingegnere perito della Procura. I tecnici hanno effettuato i primi carotaggi esplorativi sul sito che ad un metro e mezzo di profondità hanno rilevato la presenza del Cic un cui campione dovrà ora essere analizzato per verificarne il grado di pericolosità. Contestualmente sarà avviata un’indagine epidemiologica e antropometrica sui bambini che frequentano l’istituto. I carotaggi proseguiranno nei prossimi giorni negli altri siti sequestrati, a cominciare dall’Istituto tecnico commerciale Lucifero per passare poi agli alloggi popolari di Lampanaro e Margherita

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