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Una folla di studenti, docenti e ricercatori si è radunata questa mattina all’università della Calabria per partecipare all’assemblea generale convocata contro il decreto Gelmini. Il numero di giovani era talmente elevato che non è
stato possibile contenerli tutti nell’aula magna e l’assemblea si è tenuta all’aperto nel piazzale dell’ateneo. “Il riscatto sociale per i giovani calabresi con questa riforma diventa un’utopia” hanno apostrofato i giovani del comitato studentesco che ha organizzato l’assemblea.Tutti contro i crediti formativi: “l’università non è una raccolta punti – dice Antonio del comitato organizzatore che chiede anche di abolire il numero chiuso per dottorati e specialistiche”. Altro punto su cui gli studenti si sono confrontati è l’istituzioni di commissioni di controllo che funzionino per segnalare le
inefficienze dei docenti e migliorare così il sistema universitario
non creando privilegi. “Hanno trovato 80 miliardi di euro in due
notti da dare alle banche -apostrofa Vittorio, anche lui studente – e
non riescono a trovare fondi per la cultura”.

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