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I medici dell’ospedale civile “Jazzolino” di Vibo Valentia hanno proclamato lo stato di agitazione permanente. Un’iniziativa con cui intendono sollecitare il
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (nella foto), “quale garante delle dignità professionale e umana di tutti gli operatori”. Il personale dell’ospedale, su cui due giorni fa si è abbattuto il ciclone del sequestro di tre reparti e dell’impianto elettrico e i 33 avvisi di garanzia, non accetta di essere criminalizzato. I medici fanno presente in un documento steso al termine di una riunione che continuano a fare il loro dovere e ad assicurare le prestazioni sanitarie ma le condizioni in cui sono costretti a operare, definite gravi dalla stessa magistratura che ha riscontrato irregolarità persino nell’impianto elettrico “espone tutti gli operatori a un rischio personale e professionale aggiuntivo”. Cioè non sono disponibili a fungere da “capro espiatorio per colpe non riconducibili al loro operato” e lamentano come in questi momenti istituzioni e politici “prendano le distanze”. 

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