X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Un operaio di 30 anni, Domenico Martelli, è salito stamani sul tetto del tribunale di Vibo Valentia minacciando di lanciarsi nel vuoto. Le forze dell’ordine ed i vigili del fuoco che hanno piazzato un materassino di protezione sull’asfalto. Sul posto anche il responsabile dei Cobas Nazzareno Piperno, che ha seguito la sua vicenda, per farlo desistere. Una vicenda drammatica e amara quella di Domenico Martelli, residente a Vazzano, sposato moglie e due figli a carico residente in un piccolo Comune del vibonese che ha avuto inizio il 13 ottobre 2004. Guardia giurata alla Ecocal, una azienda del luogo per lo smaltimento dei rifiuti, una notte, mentre era di guardia, fu fatto oggetto di fucilate che lo hanno ferito in più parti del corpo, procurandogli delle invalidità permanenti. In seguito all’episodio l’impresa lo ha licenziato in tronco. Dopo due cause vinte dinnanzi al giudice del lavoro, l’azienda si è rifiutata di riassumerlo. Da qui l’insano gesto. Numerosi gli appelli e le iniziative a favore di Martelli ad incominciare da quelli dell’associazione «Libera». Ultimamente il parroco del paese don Tonino Vattiata, responsabile dei problemi del lavoro dell’associazione antimafia, aveva digiunato per una settimana.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE