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Il Presidente nazionale dell’Aiop, Enzo Paolini (nella foto), in una nota afferma che «siamo pronti a prendere in considerazione l’ipotesi fatta da Berlusconi di affidare ai privati la gestione di ospedali in crisi». Paolini parte dalla vicenda dell’ospedale di Vibo Valentia per sostenre che «dentro lo scandalo dell’ospedale ‘Jazzolinò c’è tutta la demagogia con cui si continua a trattare il tema della gestione del servizio sanitario pubblico. Diciamolo senza riserve: ‘l’operazione chiarezzà dovrebbe portare ad una definizione certa del deficit accumulato nella spesa sanitaria e di cui si è perso il controllo, ma un dato è ormai certo e solo una classe dirigente irresponsabile può continuare a far finta di non vedere: lo spreco immane dei soldi dei calabresi sta solo nella sciagurata gestione di ospedali come lo Jazzolino, fonte di spesa per le casse regionali ma di nessun servizio per gli assistiti». «A fronte – prosegue Paolini – di questo sperpero criminale di dimensioni ciclopiche la dirigenza regionale continua a balbettare di economie da fare sulle prestazioni di qualità erogate da strutture private che sono state, e sono, costantemente sottoposte ai controlli sugli standard organizzativi, strutturali e tecnologici che all’ospedale Jazzolino ed a tutti gli ospedali pubblici calabresi nessuno si è sognato di fare. In questo modo non si risparmia niente, si penalizzano aziende che offrono ogni giorno servizi di qualità e si mortificano le eccellenze che lavorano con onestà negli ospedali pubblici che purtroppo in questo modo finiscono per essere omologate agli sprechi che allignano negli stessi ospedali. È una vergogna che non teme smentite. Eppure non sono mancate le voci contro questo annunciato e prevedibile sfacelo, al punto che nel recente passato le rappresentanze della sanità privata hanno dato battaglia con una campagna d’informazione a tappeto per neutralizzare e costringere alle dimissioni l’assessore Lo Moro che, trasmigrata a Montecitorio, ha lasciato una pesante eredità a Vincenzo Spaziante la cui competenza non è sufficiente a sanare i guasti prodotti». Il presidente nazionale dell’Aiop evidenzia inoltre che oggi che Loiero annuncia o minaccia chiarezza sui conti della sanità siamo tranquilli, come ospedalità privata, quanto lo eravamo ieri e quando eravamo noi a sollecitare controlli rigorosi sulla spesa sanitaria e sui bilanci degli ospedali responsabili della voragine delle passività accumulate. In molti hanno fatto finta di non sentire. Abbiamo dato, con buon anticipo rispetto agli arresti operati dalla magistratura, l’allarme sulla dirigenza degli uffici dell’assessorato alla sanità, rilevando e contestando modalità e comportamenti da burocrazia sudamericana ma nessuno ha avvertito la necessità di fare chiarezza. Non siamo affatto preoccupati se, sotto la spinta di realtà immutate e scandalose come l’ospedale di Vibo, si procederà alla bonifica del servizio sanitario calabrese ed al taglio dei rami secchi che lo costellano». «Qualche preoccupazione – conclude – nutriamo invece per quell’annuncio fatto da Loiero che bisognerà intervenire ‘pesantementè per risparmiare e poter presentare un piano di rientro credibile. Paventiamo che l’operazione possa avvenire a colpi d’ascia e non di bisturi. Confidiamo che vengano fatti valere parametri di efficienza e produttività e standard qualitativi piuttosto che ragioni di bottega politica o di collegi elettorali. A questa bonifica, se ci sarà, noi dell’Aiop ci presentiamo con i centri di eccellenza, che con sacrifici e lungimiranza, i nostri associati hanno realizzato».

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