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I carabinieri nel pieno centro abitato di Briatico, nel vibonese, hanno scoperto un cantiere in cui si stavano illegalmente rimuovendo e smaltendo oltre 130 chilogrammi di eternit in avanzato stato di corrosione. I militari hanno così sequestrato l’area e denunciato quattro persone: la proprietaria, il titolare dell’impresa e due operai.
Ad attirare i militari dell’Arm sono state le impalcature, innalzate da una ditta edile del luogo in cui erano al lavoro quattro operai, e la coltre di pulviscolo ed amianto che si stava riversando sulle abitazioni e sulle strade limitrofe proveniente dal tetto di un’abitazione di proprietà di una donna del luogo. Dopo aver interrotto i lavori, i militari hanno iniziato l’esame dettagliato di tutta l’area interessata dalle ristrutturazioni, scoprendo così come la ditta, su incarico della proprietaria, avesse provveduto a rimuovere ben 40 lastre di eternit in avanzato stato di deteriorazione del peso di oltre 130 chilogrammi dal tetto dell’immobile per poi accatastarle su di un furgone pronto per lo smaltimento senza la minima precauzione per gli operai e per la popolazione circostante, che era costretta a respirare le particelle che si liberavano nell’area a seguito dei lavori in corso e che per legge sarebbero dovute essere sottoposte a specifici trattamenti.

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