X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

Il parlamentare del Pd, Franco Laratta, ha presentato una interrogazione urgente al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito ad alcune cancellazioni di tratte a lunga percorrenza che la società Trenitalia avrebbe predisposto per la metà di dicembre sulle linee calabresi. «Da quanto si apprende – scrive Laratta – con il prossimo cambio dell’orario dei Treni, dal 13 Dicembre prossimo la Calabria subirà una notevole cancellazione di treni a lunga percorrenza da e per le città del nord. Torino, Genova, Venezia e le altre città del nord del Paese, diventeranno per i cittadini della Calabria, della Sicilia e di altre regioni meridionali, sempre più lontane. Saranno, infatti, raggiungibili con i treni solo a costo di notevoli sacrifici economici, superando moltissime difficoltà e dopo un numero elevatissimo di ore». «Questo perchè – spiega il deputato – saranno cancellati totalmente i treni 1930 e 1931 per e da Venezia, il 1940 e 1941 per e da Genova/Torino e, laddove previsti, i relativi collegamenti della fascia Jonica, nonchè altri treni che allo stato non ci è dato sapere. Tutti treni produttivi nella maggior parte dell’anno e indispensabili per la mobilità dei cittadini calabresi. Ma non basta. Secondo altre informazioni, Trenitalia avrebbe predisposto, all’insegna del ‘Federalismo ferroviariò di far effettuare quasi tutti i treni denominati EuroStar, da un equipaggio formato totalmente da personale ferroviario che non comprenda i dipendi calabresi! Da notizie che si susseguono, sembrerebbe che al personale calabrese, che risulta essere professionalmente serio e preparato, alla pari del personale del resto d’Italia, di treni Eurostar ne rimarrebbero solo due, effettuati con materiale del vecchio e obsoleto Etr 450». Secondo Laratta «sono chiarissime a questo punto le intenzioni di Trenitalia: eliminare buona parte dell’attuale trasporto passeggeri dalla Calabria e la gestione da parte dei ferrovieri calabresi, considerando i cittadini utenti della Calabria non degni di un servizio pubblico. L’operazione che Trenitalia andrebbe ad affrontare, eliminerebbe il 30%-40% del trasporto passeggeri nazionale dalla gestione calabrese, con conseguente perdita di professionalità, posti di lavoro e servizi per la cittadinanza».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE