X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Il questore di Reggio Calabria, Santi Giuffrè, ha predisposto nel fine settimana un servizio apposito di repressione del fenomeno della prostituzione. Nei confronti di otto donne individuate in via Argine destro Calopinace, all’angolo di via Marsala, e in corso Vittorio Emanuele III sul lungomare “Falcomatà”, all’incrocio con la discesa che porta in piazza Garibaldi, sono state elevate sanzioni amministrative di 500 euro come prevede la nuova normativa applicata dal sindaco Giuseppe Scopelliti con una sua ordinanza.
“Scopo dell’azione posta in essere dalla questura di Reggio Calabria – si legge in una nota – è quello di colpire il fenomeno, soprattutto nel centro cittadino, che pregiudica la libera fruizione di spazi pubblici da parte di cittadini, pregiudica la percezione di sicurezza in quanto genera forme di degrado sociale e abbandono delle aree interessate, pregiudicando altresì la sicurezza della
circolazione”.
Tre donne di nazionalità bulgara, in occasione della prima applicazione dei contenuti dell’ordinanza, sono state individuate mentre erano in attesa di clienti in una strada della città e accompagnate in Questura. Quindi altre cinque donne, quattro romene e una bulgara di età compresa tra i 19 e i 27 anni sono state fermate in diversi luoghi cittadini. La sanzione amministrativa prevista in applicazione dell’ordinanza del sindaco di Reggio Calabria arriva sino a 500 euro per essere state sorprese in attesa di potenziali clienti ed in abiti succinti.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE