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Una grande Igea e la pioggia fermano la rimonta del Lamezia che perde una partita condizionata da un terreno di gioco disastroso, reso quasi impraticabile da tre giorni di diluvio. Ne fa le spese la squadra di Ammirata che prende gol dopo 20 minuti e non riesce più a risollevarsi. Ma non era facile riuscirci contro un’Igea
che nelle ultime quattro giornate ha raccolto nove punti. Ammirata torna a Barcellona con l’obiettivo di farsi rimpiangere dai suoi ex tifosi ma deve rinunciare a Manca e Filippi. Recupera in compenso Amita che gioca in mezzo al campo accanto a Clasadonte. In avanti c’è spazio per Ragatzu appoggiato dal tridente Ciotti – Carraro – Riccobono. Nell’Igea, Castellucci perde a poche ore dal match Matinella, alle prese con i soliti problemi alla schiena. Mancano anche Di Miceli e Crinò, infortunati, ma in compenso il tecnico recupera Panarello reduce da un attacco influenzale, e rilancia dal primo minuto Palma. In mezzo al campo c’è il talento Crimi, in avanti ancora Ricciardo e La Porta appoggiati da Bongiovanni. L’avvio dell’Igea è intenso e crea un po’ di apprensione alla difesa alta del Lamezia. La prima vera palla gol però è dei ragazzi di Ammirata. Riccobono al 18′ pesca Carraro che in diagonale manda a lato. La risposta dell’Igea è devastante: Ricciardo taglia in verticale per Bongiovanni che dal fondo serve a Scopelliti una palla che va solo spinta in porta. E’ il 20′ e il Lamezia è già costretto ad inseguire. L’Igea potrebbe addirittura raddoppiare tre minuti dopo quando Bongiovanni si presenta a tu per tu con Panico.
Il numero uno del Lamezia è bravissimo a respingere e tenere i suoi in partita. Il Lamezia però non riesce a giocare la palla, anche per colpa del terreno di gioco ai limiti della praticabilità. Si rivede dalle parti di Di Masi solo al 35′ quando Di Donato con un tiro cross mette un po’ di apprensione ai pochi tifosi del “D’Alcontres”. Due minuti dopo Ragatzu chiede un penalty per una spinta
di Alizzi: per l’arbitro il fallo è dell’attaccante. L’Igea prova a scuotersi e al 40′ Crimi disegna un diagonale dal limite insidioso ma impreciso. Passano
altri due minuti e il Lamezia va vicinissimo al pareggio. Sul corner di Ciotti Ciminari di testa colpisce benissimo ma sbaglia la mira, dando solo l’illusione del gol. Si va al riposo con l’Igea in vantaggio ma col Lamezia che si dimostra
vivo e deciso a riequlibrare il match. Ad inizio ripresa però sullo stadio si abbatte un violento nubifragio che condiziona l’impostazione del gioco. Il Lamezia si vede per la prima volta al 10′, quando Carraro da fuori prova i riflessi di Di Masi che blocca in due tempi. L’Igea risponde con Scopelliti ed un tiro impreciso. Nel frattempo smette di piovere ma il campo, che pure regge, non è ovviamente nelle migliori condizioni. Il Lamezia ci riprova al 28′,
quando Riccobono prova un tiro rasoterra che per poco Ragatzu non devia in rete. Il finale è un assalto totale dei ragazzi di Ammirata che spingono e cercano il pari. Di Donato sbaglia la mira al 34′, Carraro ci prova con una gran
botta al volo al 38′ ma trova sulla sua strada il solito strepitoso Di Masi che mette in angolo. Alla fine arriva anche il secondo gol dell’Igea: il Lamezia è tutto avanti, Panico compreso, Ricciardo recupera palla e dopo ottanta metri di campo appoggia nella porta vuota la palla del 2-0 finale.
di MAURIZIO LICORDARI

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