X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

La notizia non è ufficiale ma dovrebbe esserlo nelle prossime ore: le analisi
condotte dall’ufficio di Igiene e sanità pubblica dell’Azienda sanitaria avrebbero riscontrato la presenza di batteri nel pasto che aveva provocato l’intossicazione di circa un centinaio di alunni frequentanti la scuola primaria
ed elementare “De Amicis” e la “Trentacapilli” di Vibo Marina. L’esito degli accertamenti sul cibo sequestrato dal personale dell’Asp e del Nas dei carabinieri era atteso da circa 15 giorni; da quando, cioè, si erano verificati
i fatti, risalenti al 7 novembre scorso. Durante tutto questo periodo, l’amministrazione comunale e, nello specifico, l’assessorato alla Pubblica istruzione diretto da Vincenzo Romeo, aveva deciso la sospensione dell’erogazione
dei pasti nelle scuole di competenza del Comune, di cui si occupava una ditta
con sede a San Nicola Da Crissa. Una decisione adottata a fronte delle accese
polemiche scoppiate all’indomani della vicenda da parte dei genitori dei bambini che, agguerriti, avevano puntato il dito contro la stessa ditta imputando ad essa la colpa del cattivo stato del cibo di quel giorno che aveva costretto molti alunni a ricorrere alle cure dei propri medici curanti e, in 12 casi, a quelle del pronto soccorso dove era stata riscontrata, secondo quarto emerso dai referti medici, la presenza di una gastrointerite acuta. Nella serata di lunedì scorso i genitori riuniti in assemblea del plesso “De Amicis” avevano deciso all’unanimità di non usufruire più, per i loro figli, del servizio offerto dalla ditta del paese montano decidendo di autotassarsi e sostenere, così le spese dell’erogazione dei pasti, individuando ne “La piazzetta” la società migliore
sotto l’aspetto qualitativo. Nel frattempo l’assessore Romeo, venuto a conoscenza
dei risultati delle analisi sui campioni di cibo sequestrati, si è immediatamente
attivato per portare la vicenda all’attenzione della giunta comunale in un’apposita riunione tenutasi ieri sera a palazzo “Luigi Razza” nel corso della quale ha ripercorso le tappe del caso. Ogni decisione, al momento, è stata rinviata a quest’oggi, giorno in cui l’amministrazione dovrà decidere il da farsi, in modo tale da presentarsi davanti ai rappresentanti dei genitori e ai dirigenti scolastici degli istituti di competenza comunale, con un’idea ben precisa e definitiva. La riunione, infatti, è convocata, con ogni probabilità,
per domani mattina nell’aula consiliare del palazzo municipale a cui dovrebbero
prendere parte anche i rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale che hanno condotto i controlli sui pasti e, forse, il direttore generale Rubens Curia.
Nel frattempo continuano le riunioni delle assemblee dei genitori nei vari istituti scolastici cittadini. Ieri pomeriggio un analogo incontro si è tenuto
presso la scuola materna “Don Bosco” sita di fronte alla biblioteca comunale.
Una riunione al termine della quale i presenti hanno redatto un documento che verrà presentato già domani al sindaco Franco Sammarco, all’assessore comunale Romeo e al Prefetto Ennio Mario Sodano, in cui avanzeranno determinate richieste. Su tutte l’esclusione della ditta attuale dal servizio mensa, il mutamento dei requisiti di partecipazione ai bandi di gara con apertura anche alle aziende di ristorazione, la presenza di un rappresentante di ogni istituto presso il Comune
che possa partecipare alle gare per prendere visione dell’offerta che «dovrà essere di qualità, senza risparmiare sulle spese».

Gianluca Prestia

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE