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Bruno Cirillo e Ciccio Cozza, due elementi del vivaio amaranto, ma con tanta esperienza in grossi club alle spalle, presentano la sfida con la Juventus di sabato prossimo, anticipo serale. Una bella emozione ritrovare i bianconeri, proprio in un momento favorevole anche alla Reggina.
Con quale spirito, quindi, sarà affrontata questa gara?
«Con lo spirito di chi sa di potersela giocare alla pari anche con la Juventus -ha affermato Cozza -ma rispettando una grande formazione che sta onorando il calcio italiano. Ce la giocheremo ad armi pari e fino in fondo».
Bruno Cirillo è in sintonia col compagno di squadra: «Vogliamo fare bene,
andiamo a Torino per una grande prestazione. Almeno ci proviamo, visto che siamo reduci da due importanti e meritati successi contro avversarie, comunque, di rango e con valori tecnici interessanti. Ci troveremo di fronte un’altra avversaria di alto livello e quindi, non sarà facile portare a casa punti, ma nel calcio tutto è possibile».
La Reggina sarà in grado di compiere un’altra impresa esterna o bisogna stare con i piedi per terra?
«Direi di stare con i piedi ben piantati a terra – ha ancora detto Cozza – andiamo a Torino per vendere cara la pelle, ma mantenendo la dovuta umiltà».
Cirillo ricorda la bella impresa dell’esordio nella massima serie del 1999 e spera: «Ricordo quel posticipo finito 1-1, un ricordo bellissimo, al termine di una partita giocata bene, il primo risultato importante della mia carriera, ottenuto proprio all’esordio. Speriamo di ripeterci ».
I due successi consecutivi hanno rivalutato la Reggina?
«Credo proprio di si – sono parole di capitan Cozza – la squadra ha sofferto in avvio per gli infortuni toccati ad alcuni giocatori che hanno ritrovato la condizione dopo alcuni mesi».
Cirillo ribatte: «Sulla squadra ci sono state critiche venute dall’esterno, personalmente non ho mai pensato che potesse essere una squadra di brocchi, ho avuto sempre fiducia nei compagni e nella società che ha costruito questa squadra.Abbiamo dimostrato tutto il nostro valore, nelle precedenti gare evidentemente, i risultati non ci hanno dato ragione e siamo stati penalizzati dagli episodi».
Cozza ha ricoperto il ruolo di ala destra, Cirllo di terzino destro. Sensazioni?
«Ho giocato per molto tempo in quel ruolo, quando ci sono delle esigenze bisogna adeguarsi. Credo di avere risposto bene, personalmente sono soddisfatto del rendimento anche a destra».
Cirillo, invece, è stato utilizzato nel ruolo di terzino destro, da tre settimane:
«Erano due o tre anni chenongiocavo in quel ruolo, ma l’ho ricoperto con
profitto nel passato. Mi trovo bene, sono soddisfatto ma dobbiamo migliorare».
Differenze con la gara notturna per Cozza?
«Nessuna, va bene così, bisogna scendere in campo in ogni caso».
Per Cirillo, stessa cosa: «Per me nessuna differenza, è una partita come le
altre da giocare. Noi faremo il nostro dovere».
I gol di Cozza sono stati accostati a quelli di Del Piero. Cirillo è un sicurezza in difesa. Con queste prospettive, si andrà lontano?
«Fa piacere che i miei gol siano paragonati a quelli del Del Piero, ma ognuno
ha le sue caratteristiche. Lui è Del Piero che milita nella Juventus, io sono Cozza che milita nella Reggina. Siamo entrambi desiderosi di dimostrare di essere ancora all’altezza e ogni domenica ci misuriamo con tutti».
Cirillo è sempre soddisfatto di poter dare il suo contributo alla causa: «In effetti lo sono proprio, credo di non essermi tirato mai indietro e sono convinto
che arriveremo lontano».
NOTIZIARIO.Ieri pomeriggio la Reggina si è dedicata al collaudo di metà settimana. Hanno lavorato a parte, Lanzaro, Puggioni, Giosa, Cascione, Vigiani e Valdez. A questi si aggiunge Valdez che potrebbe saltare la prossima sfida. Orlandi potrebbe sostituirlo con Cosenza. Per il tecnico, quindi, non mancano i problemi anche se non ci sono squalificati, ma potrà ugualmente disporre di una formazione equilibrata per tentare il colpo sorpresa come nel 1999. Già da stamattina, la squadra raggiungerà in volo il capoluogo piemontese dove effettuerà il lavoro di rifinitura anche domani.

di RINO TEBALA

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