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Un punto che vale tanto, tantissimo, per la Vibonese. Il pareggio conseguito allo stadio DeiMarsi di Avezzano, al cospetto di una delle squadre più accreditate per il salto di categoria, ha reso molto felice sia il tecnico rossoblu Angelo Galfano, sia tutta la dirigenza calabrese. Più di una le chiavi di lettura per un match che ha offerto molti spunti interessanti: mosse tattiche, espulsioni e altro ancora. La Vibonese si presenta ad Avezzano senza l’infortunato Melis e allora Galfano, sempre fedele al suo 4-4-2, opta per una linea mediana composta da Pirrone e Di Mauro centrali, Ruscio e Polito esterni. In attacco è Taua, non al meglio, ad affiancare la punta Mastrolilli. Gli ospiti partono bene, ma pian piano il Pescina VDG esce fuori. I fraseggi dei padroni di casa cominciano a farsi più precisi e si arriva con maggior facilità dalle parti di Amabile. La prima vera occasione della partita arriva al 22′: Zarineh dialoga con Arcamone, poi palla a Cruciani, che dal limite si libera sul sinistro e manda la sfera fuori di poco. Passa un minuto e i marsicani vanno in vantaggio. Laboragine mette al centro dalla trequarti un pallone sporco, sul quale si avventano Bica Balan e Arcamone: i due si scontrano e la palla resta lì, l’argentino è il più lesto e solo soletto insacca imparabilmente alle spalle di Amabile. Lo svantaggio disorienta un po’ gli ospiti e il capitano Ruscio, al 27′, commette una scelleratezza, saltando con il gomito alto su Giordano. I due si beccavano dall’inizio delmatch e il duello aveva già causato il giallo per il mediano di casa. In questo caso, invece, l’arbitro Lo Castro fischia punizione ed estrae il rosso diretto per Ruscio, su segnalazione dell’assistente Abruzzese. Sotto di un gol, e in inferiorità numerica per più di un’ora, si potrebbe pensare a un incontro ormai segnato e invece non sarà così. La prima avvisaglia arriva alla mezzora, quando Bifulco è costretto al salvataggio su Taua da posizione ravvicinata. Galfano agisce come meglio non potrebbe: non butta i suoi all’arrembaggio, ma neanche si chiude in un fortino. 4-4-1, con Taua arretrato sulla destra e Mastrolilli prima punta. E la mossa dà i suoi frutti. In avvìo di ripresa sono due le chance non sfruttate per l’1-1. Al 3′ Orefice, da due passi, riesce solo a sfiorare una punizione di Pirrone, mentre al 6′ Mastrolilli, lanciato verso Bifulco, si lascia rimontare da Petitto. Ma il gol arriva, al minuto 16 con Pirrone. Il centrocampista sfrutta un rimpallo favorevole e dal limite dell’area azzecca l’angolino basso alla destra del portiere di casa. Solo ora la Vibonese si chiude un po’ di più e lascia maggiori spazi ai biancoverdi abruzzesi. La supremazia, però, resta sterile e quasi mai le avanzate della squadra di Andrea Chiappini riescono a far paura ai rossoblu. Al 24′ ci prova dalla distanza il capitano De Angelis: Amabile, apparso sorpreso, respinge di piede. Alla mezzora, invece, una mischia in area viene risolta da Bianciardi. In mezzo, Di Mauro non riesce a concretizzare un ottima possibilità in ripartenza veloce. Nel finale c’è spazio solo per l’espulsione per proteste ai danni di Ciro Ferrara, il vice di Chiappini e per un assedio piuttosto confusionario dei padroni di casa. L’1-1 che matura sul terreno viscido del Dei Marsi va di lusso alla Vibonese, una squadra che in questo campionato sta dimostrando un’ottima organizzazione e anche buone individualità. Con quello di Avezzano, salgono a cinque i pareggi colti in campo esterno, con una vittoria e solo una sconfitta (2-0 a monopoli due settimane fa). Un rullino di marcia davvero apprezzabile.

di ALESSANDRO CAVASINNI

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