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Una cartellina rossa, molto voluminosa, traboccante di atti riservati, relativi all’Azienda sanitaria numero 7 di Catanzaro. Con tutta evidenza l’hanno cercata, trovata e prelevata. Così mettendo a segno un furto dagli aspetti poco chiari.
Al quarto piano della villa Mater Dei, da venerdì pomeriggio è stato trasferito
l’Ufficio servizio informativo aziendale, diretto da Giuseppe Romano. Che fin dall’inizio aveva contestato quella decisione della Direzione generale, mettendo in evidenza proprio la mancanza di sicurezza di quell’edificio, senza sistemi di allarme e vigilanza di alcun tipo. Tanto da indurre il direttore amministrativo Achille Gentile a dare il via libera all’installazione di un portoncino blindato all’ingresso per isolare la zona del settore strategico guidato da Romano. Ma non c’è stato tempo. I soli ignoti hanno agito quasi in tempo reale. Nella notte tra sabato e domenica. Ieri mattina, alle 7, l’allarme, lanciato dalla segretaria del servizio Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) che, lavorando sullo stesso piano, ha notato che la porta di ingresso dell’Ufficio preso di mira era sfondata.
Tempestivo l’arrivo del dirigente Romano e, a ruota, quello della polizia e della Scientifica per il rilievo delle impronte digitali sugli armadi metallici dentro ai quali si trovava la cartellina, insieme a tantissime altre dello stesso tipo. Tutte contraddistinte da una dicitura, ad eccezione di quella contenente le riservate, e portata via dai ladri, insieme a dieci telefoni cellulari aziendali. Nient’altro.

Stefania Papaleo

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