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Dalle parole ai fatti si è passati in men che non si dica. Tirava aria di repulisti nello spogliatoio del Potenza, ingolfato fino a ieri da 28 elementi. Decisamente troppi sia per il monte stipendi che per l’organizzazione logistica del lavoro sul campo. E infatti non si è perso tempo a tagliare il primo ramo secco (senza offesa), il difensore Gianpaolo Parisi che non rientrava nei piani tecnici di Arleo. Il 29enne di Cava dei Tirreni non ha lasciato il segno nelle nove presenze fin’ora collezionate, per un totale di 742 minuti.
La sua rescissione, alla quale si è giunti in via consensuale, dà l’idea di essere solo la prima di una serie di operazioni in uscita (altre otto o nove, compresi i giovani da girare in prestito) che libereranno nella rosa e nelle liste da consegnare in Lega lo spazio per nuovi innesti. Non è un mistero infatti che Postiglione punta a tesserare alla riapertura del mercato almeno tre elementi di categoria: un regista puro, un esterno sinistro e una punta centrale.
Da non escludere che si possa attingere qualcosa anche dall’assai probabile smantellamento del Pescara, ma fino a domenica è consentito parlare dei biancazzurri solo e soltanto per vicende tecniche, ed è giusto cosi’.
PARTITELLA
Nel test in famiglia di ieri pomeriggio Arleo ha testato un assetto tattico diverso rispetto alle due precedenti uscite: davanti a Groppioni è stata provata la difesa a quattro (Dei, Cuomo, Di Bella, Lolaico) con due mediani a protezione, Cammarota e Berretti. Soluzione che potrebbe rivelarsi strategica nel caso Galderisi dovesse recuperare il suo playmaker Antonino Cardinale, al quale non va consentito di accendere la luce del gioco.
Ma Arleo – dando seguito al suo credo di non offrire punti di riferimento agli
avversari – ha cambiato anche lo schieramento offensivo, con Delgado, Mamede e Cozzolino a supporto di Nolè, provato da prima punta.
Due le spiegazioni plausibili per questo esperimento: Mamede, comunque in crescita fisica, è ritenuto un giocatore troppo importante per metterlo da parte senza provarle davvero tutte. Esonerato da compiti di copertura il portoghese sulla trequarti potrebbe dare anche libero sfogo al tiro dalla distanza e all’ultimo passaggio, fondamentali in suo possesso.
Per Nolè, rientrante dalla squalifica, si profila invece un utilizzo assai simile
a quello di Totti nella Roma: partire da prima punta gli consente di avvicinarsi
alla porta (prendendo cosi’ qualche botta in meno), ma anche di favorire gli inserimenti dei compagni dalle immediate retrovie con i classici movimenti ad elastico. Non si sono allenati Vianello, Volpe e Sarno: i primi due, afflitti da problemi fisici comunque non gravi (rispettivamente al legamento collaterale del ginocchio e all’anca) sono out per domenica al novanta per cento, mentre il napoletano, appena rientrato dalla trasferta con gli azzurrini dell’Under 20, ha
ricevuto la notizia di un lutto familiare ed è rientrato a casa autorizzato dalla società.
TRASFERTA VIETATA
Ha suscitato intanto iniziale stupore il comunicato diffuso nel pomeriggio di ieri che vieta la trasferta dei tifosi rossoblu allo stadio “Aragona” di Vasto, casa provvisoria per le gare interne del Pescara causa lavori in corso all’Adriatico in vista dei Giochi del Mediterraneo.
Non ci sono precedenti negativi tra le due tifoserie sufficienti a giustificare il provvedimento e nemmeno l’Osservatorio del Viminale ha definito l’incontro a rischio, a differenza di quanto riportiamo in pagina per Potenza – Taranto del prossimo 14 dicembre.
Ma guardando quello che è avvenuto nelle precedenti giornate di campionato, il prefetto di Chieti si è regolato in questo modo per quasi tutte le tifoserie che hanno fatto visita al Pescara, tranne che per i lancianesi. Alla base del divieto di trasferta le dimensioni ridotte e la struttura delle vie d’accesso allo stadio di Vasto, ma per il derby abruzzese di qualche settimana fa si decise di chiudere un occhio per l’estrema correttezza dei rapporti tra le due tifoserie e soprattutto perchè sarebbe stato più difficile tenere fuori i tanti tifosi provenienti dalla vicina Lanciano.
L’acquisto dei biglietti – per eccesso di pignoleria – è consentito ai soli residenti in Abruzzo, con tanto di distruzione prevista nell’ordinanza per tutti i tagliandi rimasti invenduti entro la serata di sabato.

Pietro Scognamiglio

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