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Le organizzazioni sindacali hanno inviato una lettera al presidente della Giunta regionale e al vescovo di Cosenza per la vertenza del Papa Giovanni XXIII di Serra D’Aiello che, secondo i sindacati, «continua a restare senza alcuno sbocco per i tanti incomprensibili ritardi che sia la politica che la stessa Curia stanno accumulando rispetto agli impegni che sono stati più volte assunti».
Nella lettera, firmata da Cgil Fp, Cisl fp e Uil Tucs, si chiede «che venga immediatamente istituito un tavolo di confronto presso la presidenza della Giunta regionale al quale partecipino tutti i soggetti interessati, non escluso il soggetto che ha manifestato la propria disponibilità al subentro nella gestione del Papa Giovanni, perchè si rende evidentemente necessario definire, valutare e verificare le reali volontà delle parti in causa ed eventualmente rimuovere tutte le situazioni ostative alla definitiva risoluzione della vertenza stessa». Per i sindacati, «qualora il richiesto incontro non dovesse essere convocato entro il termine massimo di una settimana, queste segreterie attiveranno ogni forma di mobilitazione dei lavoratori con forme di protesta, anche eclatanti, presso le sedi della Regione Calabria e della stessa Curia cosentina».
Secondo Cgil, Cisl e Uil, «è definitivamente giunto il tempo di assunzioni di responsabilità vere in ordine a tutta la gestione della crisi del Papa Giovanni durante la quale la politica da un lato ha, per anni, con puntualità quasi scientifica, dilazionato i tempi proponendo alle parti soluzioni e percorsi che mai è riuscita a portare a conclusione, mentre la Curia dall’altro continua a non voler definire il passaggio dello stesso Istituto ad altro ente privato per la sua gestione e rilancio con atteggiamenti che forse non ne favoriscono e facilitano l’operazione».

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