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E’ ancora avvolta nel mistero la scomparsa di Francesco Dipalo, l’imprenditore di Altamura (Bari) allontanatosi da casa venerdì 12 dicembre senza dare più notizie. Titolare di un’azienda che produce vasche per idromassaggio, in contrada Jesce, a Matera, Di Palo aveva denunciato alla polizia di Matera di essere stato
messo alle corde dagli estorsori, di aver pagato il pizzo dal 2001 al 2003 e di
aver continuato a subire minacce, intimidazioni e aggressioni. Ieri il dirigente
dello Sco (Servizio centrale operativo) della polizia, Gilberto Caldarozzi, ha presieduto nella questura di Bari una riunione di dirigenti e funzionari delle Squadre mobili di Bari e Matera per fare il punto sulle ricerche. Da quanto si è appreso, nella riunione è stato predisposto una piano operativo per indirizzare
le ricerche verso alcune piste precise. Nello stesso tempo il questore di Bari, Vincenzo Maria Speranza, sta coordinando l’attività concreta di ricerca
dell’imprenditore. In particolare le ricerche sono state divise territorialmente
tra la zona di Altamura e Matera rispettivamente tra le forze dell’ordine delle due aree. E’ da ieri mattina intanto che sul fronte pugliese i carabinineri
stanno setacciando palmo a palmo la città di Altamura, passando per i negozi, per la case, mostrando fotografie di Francesco Dipalo, ma dell’imprenditore 47enne non si ha ancora nessuna traccia. Benché quasi tutti in città lo conoscano e la sua vicenda sia ormai argomento di conversazione quotidiana fra gli altamurani, nessuno dice di averlo visto, nessuno dà qualche notizia o qualche pista utile per gli investigatori. Nelle ultime ore la procura di Matera ha passato il fascicolo sulla scomparsa di Di Palo a quella di Bari: se ne occupa il pm Marcello Quercia e le indagini sono ora condotte anche dalla squadra mobile di Bari, diretta da Luigi Liguori. I militari proseguono le ricerche, anche con elicotteri e unità cinofile. «Ci auguriamo che quello di Francesco Di Palo
sia solo l’ennesimo suo grido di allarme e di aiuto e nulla più», ma di certo «si
moltiplicano i segnali di un deterioramento del contesto civile e morale in cui
la città si muove». Lo scrive in una nota il consigliere comunale di Altamura
Vincenzo Colonna (Lista civica). «Da mesi è in corso l’indagine della Direzione
distrettuale antimafia su un presunto intreccio tra malavita, politica e affari,
ora la scomparsa di un imprenditore che aveva denunciato estorsioni ed aggressioni». Per Colonna non si può dire se le due vicende siano legate.

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