X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

Voleva la vittoria, ma ha dovuto desistere. Le molte assenze si sono sentite. Inoltre, un terreno di gioco infame e un avversario ben messo in campo hanno fatto il resto. La Vibonese, al cospetto di una formazione che non vince in trasferta da circa sette mesi, è costretta ad accontentarsi di un pari, a rete
inviolate, che permette ugualmente alla formazione di Angelo Galfano di trascorrere la sosta natalizia nella massima tranquillità: nonostante la vittoria sfumata, gli otto punti sulla quint’ultima rappresentano ancora un vantaggio notevole per la Vibonese.
TATTICA
Ruscio e Bianciardi sono elementi che la Vibonese non può regalare a nessuno. Inoltre, Galfano che manda in panchina Taua, non in perfette condizioni, a sorpresa deve fare a meno anche di Orefice, volato in Sicilia per motivi familiari. Pertanto, rispetto alla formazione annunciata alla vigilia, c’è il Scozzese al centro della difesa. Dal canto suo, Raffaele Sergio che deve fare a meno di Sibilli, Perna e Silvestri, schiera in campo una squadra corta, con due metodisti in mezzo al campo e tre trequartisti a ridosso di Marasco, ed opta per un camaleontico 4-2-3-1.
CRONACA
La difesa alta dell’Aversa e i ritmi bassi della formazione di Galfano
favoriscono gli ospiti che, di fatto, chiudono la Vibonese nella propria metà
campo. I rossoblu però si difendono con ordine e si affidano a sporadici contropiedi e, sugli sviluppi di una ripartenza ben avviata da Melis, Polito, dopo sette minuti, si trova nelle condizioni di far male, ma il suo tiro si
infrange sulla traversa. Nonostante la squadra alta e l’atteggiamento propositivo,
per vedere un tiro degli ospiti bisogna attendere la mezzora di gioco, ma la
punizione di Ottobre non impegna Amabile. La partita non offre particolari
emozioni, e Galfano per dare una scossa ai suoi cambia subito assetto: Polito
si sposta in mediana con Pirrone, e Di Mauro, con Di Franco e Melis, si piazza alle spalle di Mastrolilli. La Vibonese passa, insomma, al 4-2-3-1. Però, la sostanza non cambia, neanche nella ripresa. Almeno fino a quando Galfano non cambia ancora, e sposta Di Mauro davanti alla difesa, affidandogli il compito di iniziare a tessere il gioco. Così cresce la Vibonese che in pochi minuti si rende pericolosa in quattro circostanze: al 18′ il tiro di Melis si perde abbondantemente fuori, un minuto dopo, su contropiede avviato benissimo da Mastrolilli, Di Stani si fa ribattere il tiro, al 25′ ancora Mastrolilli di testa
impegna Del Giudice e un minuto dopo la Vibonese sfiora il gol: Del Giudice esce con i piedi fuori dall’area per anticipare un avversario, ma il pallonetto di
Melis dai quaranta metri si perde di poco fuori. La Vibonese cresce e Galfano inserisce la seconda punta, anche se il forcing rossoblu si attenua. Anche Sergio inserisce un altro attaccante, Romano, e passa al 4-4-2. Ed è proprio il nuovo entrato ad avere sui piedi la palla del vantaggio, ma da buona posizione al 34′ manda fuori. Al 42′ ci pensa Ottobre da fuori area a scaldare le mani ad Amabile, ma l’estremo difensore si distende e blocca. E’ l’ultima azione degna di nota, prima del triplice fischio del direttore di gara che decreta la fine di una gara poco entusiasmante. Ma, per la Vibonese, sarà lo stesso un Natale felice.

Antonino Schinella

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE