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La serie positiva di Vibo si fermaa Cuneo ma per la squadra di Gulinelli si chiude un 2008 comunque ricco di soddisfazioni. La qualificazione alle finali di coppa Italia rappresenta un traguardo straordinario per una neo promossa, e forse l’euforia per il risultato raggiunto ha condizionato l’ultimo impegno dell’anno. Vibo aveva di fronte una delle squadre più in forma del campionato: la Brebanca Lannutti arrivava da sette vittorie consecutive e non ha concesso sconti ai ragazzi di Gulinelli. Per i calabresi la strada è stata subito in salita, soprattutto la ricezione ha sofferto terribilmente i missili “terra aria” dei cuneesi. A turno Nikolov, Wjismans e Platenik hanno scardinato la linea di ricezione avversaria, e Raphael ha trovato non poche difficoltà a gestire l’attacco.
Inoltre Simeonov, come spesso accade quando incrocia Cuneo, non è stato determinante come in altre occasioni. Eppure i numeri dell’opposto di Vibo non saranno così male (20 punti con il 55%) ma è l’intensità a mancare, come conferma a fine partita Giulinelli. Ad ingigantire le difficoltà di Vibo ha contribuito la scarsa vena degli schiacciatori, soprattutto Contreras, a parte un paio di salti davvero prodigiosi, ha pagato le fatiche della ricezione con una prestazione anonima in attacco. Diaz invece è stato disastroso sulle battute di Cuneo (8% di ricezioni perfette) ma praticamente perfetto in attacco. Purtroppo per Vibo la scelte di Raphael sono ricadute quasi sempre su Simeonov, che ha giocato a corrente alternata. Eppure Gulinelli ci ha provato fino al termine, utilizzando tutti i giocatori a disposizione. Nel secondo set ha pure cambiato la diagonale palleggiatore-opposto, ma Divis e Bozidis sono stati richiamati in panchina pochi minuti dopo. Più consistente il contributo dell’ex Sammelvuo, che almeno in ricezione è stato importante e ha consentito a Raphael di variare il gioco, anche se il regista brasiliano ha continuato a scommettere su Simeonov trascurando ad oltranza Diaz. Alla fine Vibo incassa un 3-0 che sul campo di Cuneo può anche starci, ma dopo le ultime uscite ci aspettavamo una squadra più combattiva e capace di tenere testa anche ad un avversario più quotato. Resta però la soddisfazione per aver centrato la qualificazione in coppa Italia, ma la stagione è ancora lunga e rilassarsi sarebbe molto pericoloso. Gulinelli non si perde mai d’animo, ed anche a Cuneo ha giocato tutte le carte a disposizione per rimettere in corsa la squadra. Alla fine però incassa una sconfitta che quanto meno poteva essere più dignitosa.
«Evidentemente soffriamo Cuneo – ha detto il tecnico di Vibo – ma devo anche dire che siamo rimasti con la testa al Natale. Non abbiamo affrontato l’impegno con il giusto atteggiamento, ecredo che questo aspetto sia stato determinante.
Devo fare i complimenti alla Brebanca Lannutti che ha disputato un’ottima gara, ma ripeto noi non siamo stati all’altezza». Quanto può aver influito l’aver raggiunto un traguardo così importante come la final eight di coppa Italia?
«Credo poco, eravamo consapevoli di dover tornare in campo determinati senza pensare alle vittorie precedenti. Purtroppo non abbiamo avuto il giusto carattere per reggere il confronto con un avversario più forte. Però sono molto
soddisfatto per i risultati ottenuti nel girone d’andata, ora dobbiamo continuare a lavorare anche perché il nostro campionato non ammette distrazioni. Rischiamo di compromettere una striscia importante di risultati con alcune prove non all’altezza. Dimentichiamo vittorie e festività e riprendiamo il lavoro che abbiamo impostato all’inizio».
Un po’ di delusione anche per Sammelvuo, che a Cuneo ha vissuto due stagioni indimenticabili. «Questa sconfitta rappresenta per noi il ritorno sulla terra. Dopo i festeggiamenti per la qualificazione dobbiamo ricominciare a lavorare e dimenticare i momenti di euforia».

Roberto Bernard

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