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Rapina a mano armata nel giorno dell’Epifania presso la farmacia Dinnella di turno
nel rione Cappuccini. Due giovani incappuccati e armati di fucile a canne mozze,
hanno fatto irruzione nell’esercizio in apertura notturna in una zona poco illuminata della periferia sud della città. Il bottino si aggirerebbe intorno ai mille euro, ma quello che resta è lo spavento. In servizio a quell’ora due farmaciste al banco di cui una nei pressi della cassa e la titolare che in quel
momento si trovava nel retro dell’attività. I malviventi uno alto circa 190 centimetri, l’altro poco più basso, hanno agito indisturbati e indossavano un passamontagna eun maglione a dolce vita alzati per nascondere il volto. Con ogni probabilità i due si erano appostati aspettando il momento a loro più favorevole.
Sono entrati in farmacia spianando i fucili contro i presenti minacciandoli e facendosi consegnare l’incasso. Tanta la paura delle dipendenti che non hanno esitato dopo aver consegnato i soldi a scoraggiare i banditi fuggiti subito dopo facendo perdere le loro tracce. Un colpo durato una manciata di secondi, giusto il tempo da parte dei malviventi di puntare l`arma, intimare la consegna del denaro, chiedere si vi fossero altri soldi e al diniego coraggioso di una delle due farmaciste fuggire facendo perdere le tracce. “Chiediamo di poter lavorare
per la gente in maniera tranquilla dichiara Margherita Dinnella titolare della
farmacia. I turni notturni sono gratuiti e non sicuri. Mi sono rivolta all’ordine e ai dirigenti Asl per risolvere il problema della sicurezza soprattutto nelle zone periferiche. La serranda alzata e la porta aperta in determinati orari della giornata ci lasciano insicuri. Chiedo la modifica della Legge Regionale perché i turni non hanno più motivo di esistere. Lavoriamo fino alle 20 ma la notte deve essere abolita perché le urgenze sono minime visto che i medici le mandano in
ospedale. Spero che la mia associazione e l’ordine ci tutelino. Immaginate chi non
ha la possibilità di avere dei dipendenti come può svolgere simili turni”. L’allarme è stato lanciato nell’immediato dalla titolare della farmacia intorno alle ore 22 con una telefonata alla questura di Matera che ha provveduto ad effettuare alcuni rilievi scientifici al vaglio degli inquirenti che stanno battendo tutto il territorio alla loro ricerca dei malviventi. Il problema della sicurezza si pone in maniera sempre più decisiva in modo particolare nelle estreme periferie della città dove dopo le venti con le chiusure degli esercizi commerciali sono sempre più frequenti gli episodi di microcriminalità che
contrastano con la quiete delle persone.

Michelangelo Ferrara
matera@luedi.it

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