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Avevano imposto una tangente, pari al 3% dell’importo complessivo di commessa, ad un imprenditore di Cosenza, titolare di un’azienda impegnata nei lavori di rifacimento della rete elettrica commissionati gli dal comune di Aprigliano (CS) per la cifra di 400.000 euro. Lo scorso 17 dicembre gli arresti in flagranza da parte della Squadra Mobile della città calabrese; in nottata i poliziotti della Questura di Cosenza hanno eseguito le Ordinanze di custodia cautelare in carcere richieste dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Destinatari i quattro indagati ritenuti in concorso responsabili di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il G.i.p. Antonio Rizzuti, concordando con l’istanza avanzata dal P.M. distrettuale Sforza, ha emesso il Provvedimento di custodia cautelare in carcere che gli agenti hanno notificato a Gianni Travo , 31 anni (di rientro da un viaggio fuori Cosenza); Mario Oliveti, di 30; Giuseppe Musacco, 55 anni e Mario Musacco , di 59, già detenuti. Nei loro confronti l’accusa resta immutata: il gip, ha concordato pienamente con le valutazione del Pm distrettuale in ordine all quadro probatorio definito dalla Squadra Mobile di Cosenza ed alle modalità mafiose che hanno caratterizzato la richiesta estorsiva nei confronti dell’imprenditore che, a giudizio del GIP Distrettuale è stata effettuata in pieno concorso fra tutti gli indagati, diversamente da quanto loro dichiarato in sede di interrogatorio di garanzia. Le indagini della Squadra Mobile erano state avviate lo scorso novembre in seguito a un tentativo estorsivo posto in essere nei confronti del titolare dell’Azienda SE.S.STRA S.r.l. di Luzzi.

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