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C’era una volta Pescara-Crotone big match della C1. Oggi la sfida tra biancazzurri e calabresi è l’emblema della crisi del calcio. La vince Moriero con il gol dell’addio di Nello Russo.
Il sogno B continua. Nonostante tutto. Gli abruzzesi sono falliti e aspettano la rinascita nell’asta del prossimo 20 gennaio, i rossoblù sono in piena crisi economica e stanno smantellando – contro la volontà del tecnico Moriero – la rosa per evitare la bancarotta.
In campo si va con la testa rivolta quindi al futuro e al mercato più che alla partita. Moriero fa già i conti con le prime partenze e con gli infortuni. Non solo: anche l’ultimo arrivato, Carcuro, non è pronto per andare in panchina e resta fuori. Galderisi rinuncia a Felci infortunato (al suo posto Di Vicino esterno destro e lo svizzero Iandoli a sinistra, per la prima volta titolare in campionato) e a Zeytulaev, rientrato in città ma destinato a cambiare aria. Visto che il mese di gennaio sarà decisivo per entrambe, però, i due tecnici hanno preparato la partita cercando di dare la giusta carica ai propri giocatori: i tre punti in palio al Biondi possono far comodo soprattutto in previsione di un periodo di magra nei prossimi mesi. La partita infatti comincia subito su ritmi alti.
Il Pescara prova a costruire con il fraseggio palla a terra e con le accelerazioni dell’attaccante argentino Simon. Ma il Crotone non sta a guardare: l’idea di Moriero è quella di sorprendere gli abruzzesi di rimessa. Al 9′ il primo tentativo non va in porto di pochissimo. Sugli sviluppi di un angolo per il Pescara, Triarico ruba palla al limite della propria area e fila via come un razzo servendo Russo al limite. L’attaccante scambia con Basso e poi si ritrova a insaccare da due passi il possibile gol del vantaggio. Ma è in off side e il suo tap in è inutile. L’episodio comunque accende il primo tempo e gli animi su entrambi i fronti. L’atteggiamento delle due squadre però non muta.
I padroni di casa cercano sempre lo sfondamento in maniera ragionata, i crotonesi si accendono quando si creano spazi ampi. E fanno intravedere tutta la loro pericolosità dalla tre quarti in su. Al 32′ ancora una palla gol limpidissima. Triarico serve Russo al limite: l’ex di turno controlla e tira a girare, Indiveri è costretto a distendersi meglio di spiderman per salvare il risultato deviando in angolo.
Il Pescara dietro soffre da cani: Pomante deve arrendersi ad un problema muscolare, Giuliano rientra dopo due mesi e deve piazzarsi al centro. Non c’è tempo per organizzarsi che il Crotone punisce.
Al 37′ Russo trova il meritato sigillo personale. Bella la discesa di Figliomeni con cross per l’ariete scuola Inter che di piatto sorprende Indiveri mandandola all’incrocio. Abruzzesi stretti all’angolo e in affanno. Triarico trova la splendida opposizione di Indiveri a negargli la gioia del 2 a 0. Il campo è proprietà dei calabresi. La partita potrebbe chiudersi al 41′, ma Russo fa l’opposto di quanto dimostrato fino ad allora: su assist di Basso, a porta vuota, colpisce con troppa superficialità e manda fuori.
Nel secondo tempo il Pescara fatica a riordinare le idee, nonostante una sterile supremazia territoriale. Al 6′ Russo fa dannare ancora Moriero: Siniscalchi regala il pallone a Petrilli che lo serve subito al suo attaccante all’altezza del dischetto. Controllo grossolano e conclusione da dilettante: altissima.
Il primo vero segnale di risveglio della squadra di Galderisi al 12′: Cardinale ci prova dalla distanza, Farelli non trattiene e sulla ribattuta è pronto Ferraresi. Scognamiglio, provvidenziale, ricaccia il pallone dalla propria porta. Prima del triplice fischio, Farelli salva sul colpo di testa ravvicinato di Iandoli, legittimando il successo.

Orlando D’Angelo

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