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«Gomorra» (2008), regia di Matteo Garrone, apre il nuovo anno e la seconda parte del cartellone de «La Scuola a Cinema». Continua la rassegna che coinvolge gli studenti di 20 istituti scolastici cosentini e dell’hinterland. Progetto promosso dalla Società Kostner e dall’associazione Anec-Calabria, in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione del comune di Cosenza e l’Agi Scuola. Una X edizione dedicata al tema delle «problematiche sociali». Domani, al Cinema Citrigno di Cosenza, alle ore 14.30, terzo appuntamento con un’altra pellicola di grande successo. «Gomorra», candidato agli Oscar 2009, Grand Prix al Festival di Cannes 2008, miglior film ai 21esimi European Film Awards. Un film coraggioso e importante «Gomorra», di Matteo Garrone, secco e bellissimo, senza attenuanti e senza speranza apparente, ma lucido e sempre presente. Tratto dal romanzo di Roberto Saviano, racconta il male di una terra finita nelle mani della camorra, che uccide, avvelena e distrugge Napoli e il suo sterminato territorio e arriva molto più in là, in maniera più nascosta, sottile. Prende spunto dal romanzo, il film, ma ha il pregio raro di affrancarsi da questo, per diventare un’opera autonoma, quasi indipendente. Un documento che racconta, senza veli e false ipocrisie, un Meridione difficile e martoriato dalla malavita. Un’opera dura ma che ha anche una grande valenza pedagogica per le giovani generazioni.
«E’ una realtà, quella raccontata dal film di Garrone e dal libro di Saviano- spiega Giuseppe Citrigno, Presidente Anec Calabria- molto vicina a quella che vivono i ragazzi calabresi. L’illegalità è un fenomeno con cui tutti noi ci imbattiamo quotidianamente. Una forma mentis che deve essere affrontata e culturalmente superata- e continua- Anche per questo terzo film in cartellone continua l’analisi comparata tra linguaggio cinematografico e linguaggio letterario. Gomorra è un film tratto da un best seller che ancora fa discutere. Un caso letterario quello di Roberto Saviano che è diventato anche un caso cinematografico internazionale».

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