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Lo diciamo subito: il rammarico della Vibonese è davvero giustificato. Il Gela con due tiri in porta si porta a casa una vittoria importante ai fini della corsa per la vittoria del campionato, imponendo alla formazione di Galfano una sconfitta al quanto immeritata.
La Vibonese, che a lunghi tratti ha regalato spettacolo, ha fatto la gara, ha messo sotto i siciliani, ma la mancanza di un centravanti ieri si è sentita. E pure tanto. Insomma, è mancato qualcosa in fase di realizzazione, ieri, ai rossoblu, che per lunghi tratti dell’incontro hanno chiuso il Gela nella propria metà campo, davanti ad una cornice di pubblico certamente non delle grandi occasioni a causa di una disaffezione che contagia da tempo i vibonesi.
CRONACA
Subito dopo il fischio d’avvio, Di Mauro ferma fallosamente una percussione centrale di Marinucci. Ne scaturisce una punizione da posizione interessante che Alessandrì, però, manda alta.
Tirato un sospiro di sollievo, la Vibonese si proietta in avanti ed assedia i siciliani. Al 12′, Cecere para a terra una girata di Melis e qualche minuto dopo è ancora il numero 1 del Gela che si supera, salvando in angolo, su un colpo di testa del fantasista rossoblu, pronto a raccogliere un preciso assist di Taua. Ci prova ancora la Vibonese al 15′, ma l’insidioso tiro del vivace Di Franco si perde alto di un soffio. Insomma, è la Vibonese a condurre la partita, ma al 25′ il Gela passa, grazie alla complicità dei due Esposito. Giovanni si incarica di battere una punizione dalle trequarti e Pasquale, lasciato colpevolmente solo, devia la palla di testa alle spalle dell’incolpevole Amabile. Subito il gol Galfano cambia assetto ai suoi, passando al 4-2-3-1. Polito si sposta in mediana con Pirrone, Di Mauro sale sulla linea dei trequartisti, con Di Franco a destra e Melis (nella foto) a sinistra, a ridosso di Taua. La mossa sortisce gli effetti sperati, e la gioia degli ospiti dura poco meno di dieci minuti.
Di Franco prende palla sul centrodestra e lascia partire un tiro che Cecere devia in angolo. Sul corner successivo Pasquale Esposito spinge in area Bianciardi e l’arbitro non ha esitazioni nell’indicare il dischetto. Dagli undici metri si presenta Melis che non sbaglia. La ripresa si apre con due conclusioni di Melis, entrambe alte sopra la traversa.
Il Gela appare più propositivo, Cosco cambia assetto inserendo una punta, Espinal, al posto di un mediano, Russo, ma le occasione migliori sono tutte di marca rossoblu. Al quarto d’ora un tiro di Di Franco dà l’impressione del gol, ma la palla colpisce l’esterno della rete. Il primo vero tiro del Gela si registra al 23′ ma la velenosa volèe di Unniemi trova pronto Amabile. L’atteggiamento offensivo dei siciliani apre le porte ai contropiedi rossoblu che falliscono però, almeno in tre circostanze, il passaggio decisivo. Il Gela, ormai in campo col tridente, replica al 35′: Gaeta, lasciato solo, viene lanciato in profondità, l’esterno gelese serve Marinucci che entra in area, salta un avversario e lascia partire un tiro angolatissimo che Amabile può soltanto sfiorare. Galfano tenta il tutto per tutto mandando in campo Oudira per uno stremato Di Mauro ma nulla cambia fino al triplice fischio finale, che decreta l’inizio della festa ospita. Per la Vibonese, invece, solo il rammarico e gli applausi scroscianti e convinti dei sostenitori rossoblu presenti al Luigi Razza.

Antonino Schinella

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